Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 04 Novembre 2020
Via libera dal Pirellone
ai fondi promessi alle Rsa
Contributi per ogni paziente Covid, anche deceduto, e aumenti delle tariffe riconosciute alle strutture. Paolo Franco: «Aiuti concreti e significativi».
Quaranta euro di incremento giornaliero per ogni paziente risultato positivo al coronavirus e per quelli deceduti, anche senza aver fatto tampone, ma con i sintomi da Covid-19 accertati da un medico; otto euro di incremento per ciascuna delle otto classi «Sosia» (Scheda di Osservazione Intermedia di Assistenza) per tutti i posti letto occupati durante il periodo di emergenza; altri 29 milioni di euro stanziati per incrementare del 2,5% la tariffa riconosciuta alle strutture sanitarie assistenziali; infine, sette milioni di euro per potenziare i servizi di assistenza domiciliare integrata e le cure palliative.
È quanto prevede la delibera regionale approvata ieri, dopo le anticipazioni dei giorni scorsi da parte dell’assessore Giulio Gallera: una risposta forte alle preoccupazioni delle Rsa lombarde e bergamasche in particolare, che avevano denunciato le gravi difficoltà economiche e amministrative in cui si trovano a causa dell’emergenza Covid-19. La pandemia, dopo aver ucciso tra marzo e aprile centinaia di anziani, ha lasciato vuoti fino a giugno i posti letto delle residenze sanitarie assistenziali; la scelta dei loro amministratori è stata generalmente quella di garantire i posti di lavoro dei propri operatori per non aggravare la già delicata situazione economica e sociale dei territori di riferimento; così facendo però i cosiddetti «costi fissi» hanno creato buchi di bilancio che in molte delle 65 case di riposo bergamasche accreditate in Regione pesano per centinaia di migliaia di euro. Ieri la giunta guidata dal governatore Attilio Fontana ha approvato una delibera che cerca di restituire alle case di riposo la capacità finanziaria necessaria per far quadrare i bilanci 2020 e iniziare a programmare quelli del prossimo anno. A darne notizia è stato il consigliere regionale Paolo Franco: «Nei mesi scorsi - ricorda - mi ero impegnato affinché venisse eseguita la disinfestazione nelle singole realtà con l’ausilio dei militari e fossero individuati i dispositivi di protezione individuale nonché le bombole d’ossigeno da destinare alle realtà locali più fragili. Negli ultimi due mesi invece ho incontrato diversi operatori delle Rsa bergamasche che mi hanno sollecitato un intervento di Regione Lombardia per offrire aiuti concreti ad un mondo così importante in un momento particolarmente delicato per le strutture che ospitano gli anziani garantendo loro tutti i servizi socio sanitari e assistenziali. Con i tecnici di Regione Lombardia abbiamo individuato le risorse necessarie per erogare un aiuto concreto e significativo».n
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