Via i rifiuti dal centro di Bergamo, si pensa a isole ecologiche interrate

Aprica e Comune non escludono la soluzione per togliere i sacchi dalle strade. Zenoni: «Accesso solo per commercianti e residenti».

Isole ecologiche ad accesso elettronico dove far sparire gli ingombranti sacchi dei rifiuti sotto terra. Per ora è ancora un’ipotesi, ma è sul tavolo di Aprica per i dovuti approfondimenti su richiesta del Comune. La sperimentazione potrebbe essere attuata in piazza Dante, sfruttando il fatto che il cantiere per la sua riqualificazione è ancora in corso e andrà avanti ancora per qualche mese.

Ci sarebbe allora margine per installare dei cassonetti interrati che andrebbero a risolvere il problema dell’esposizione dei sacchi nel cuore del centro piacentiniano. Lotto dopo lotto l’area attorno al Sentierone e al Teatro Donizetti si sta facendo bella, ma resta il problema dei rifiuti prodotti in gran quantità soprattutto dai negozi, bar e ristoranti della zona, oltre che dai residenti. Sacchi ingombranti che occupano la nuova promenade e che l’amministrazione comunale sta pensando di celare in speciali contenitori ipogei, come già avviene in altre città.

«È un’idea che ci è venuta e che abbiamo sottoposto ad Aprica, in corso di approfondimenti e analisi – spiega l’assessore all’Ambiente Stefano Zenoni –. Non abbiamo ancora una stima dei costi, della logistica, di molti altri aspetti, ma la sperimentazione se sarà fatta, sarà in piazza Dante, dato che il cantiere è ancora in corso. Qui, come nel resto della città, Aprica ritira i sacchi porta a porta, spesso però il venerdì restano esposti per qualche ora, quando le persone passeggiano lungo il Sentierone, soprattutto davanti ai negozi diventa un problema. Per questo abbiamo pensato ai cassonetti interrati e abbiamo chiesto ad Aprica di fare due conti per capire se è fattibile».

L’assessore tiene a precisare che la nuova modalità di conferimento nel cassonetto interrato non andrebbe a sostituire la raccolta porta a porta. «Nella città in cui vengono usati questi cassonetti non viene effettuata la raccolta porta a porta, semplicemente i cassonetti hanno sostituito le vecchie “campane” per i rifiuti – entra nel dettaglio Zenoni –. Nel nostro caso, invece, la raccolta porta a porta resterà. Il cassonetto di piazza Dante verrebbe utilizzato solo dai residenti e commercianti della zona muniti di una tessera che consentirebbe di aprire il cassonetto e di inserire i nuovi sacchetti con il codice. Dovremo, nel caso, anche capire quale tipo di raccolta effettuare nel cassonetto, se carta, plastica, vetro, magari escludendo l’umido».

I ragionamenti sono ancora in corso, anche sul tipo di mezzi che dovranno essere impiegati per la raccolta e, ancora, l’esatta collocazione dei cassonetti interrati, che non dovranno «disturbare» uno spazio pubblico in via di riqualificazione. L’idea dell’amministrazione «nasce per le zone pregiate del centro», spiega Zenoni. Sperimentabile in piazza Dante perché si limiterebbero i costi per gli scavi, dato che i lavori sulla pavimentazione sono ancora in corso. Qualche vantaggio, oltre che sul decoro, ci sarebbe anche per gli operatori, che sveltirebbero le procedure: invece di ritirare i sacchi da decine di punti di raccolta, basterebbe un unico ritiro, automatizzato, dal cassone.

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