Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 24 Marzo 2021
Vaccini, prime dosi per i vulnerabili
Papa Giovanni, dializzati al via
Saranno le Asst a curare le convocazioni di queste categorie. Ats al lavoro su liste per i vaccini a casa. Over 80: chiamate sempre regionali.
In questi giorni di disservizi per gli intoppi del sistema regionale Aria (sms saltati, persone non convocate, prenotazioni «sparite»), si apre una terza corsia vaccinale: ed è una buona notizia perché gli ospedali bergamaschi stanno cominciando ad effettuare le prime dosi agli appartenenti alla categoria degli estremamente vulnerabili, ovvero cittadini con patologie oncologiche, cronici gravi, come diabetici e cardiopatici, malati neurologici. Per il momento, si guarda solo ai soggetti che possono recarsi in autonomia alle somministrazioni. «Siamo partiti con i dializzati, e nei casi degli estremamente vulnerabili la convocazione avviene direttamente dall’ospedale, in base agli elenchi forniti dagli specialisti che li hanno in carico – afferma Fabrizio Limonta, direttore sociosanitario dell’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo – . Non tutti gli appartenenti a queste categorie verranno vaccinati in ospedale. L’Ats, di concerto con le Asst e i medici di base, sta lavorando a un esame delle liste».
Gli allettati
Liste che riguardano i cosiddetti «allettati» o comunque impossibilitati a muoversi (e tra questi oltre ai vulnerabili, ci sono anche diversi over 80) e quindi da vaccinare a domicilio: è previsto infatti, per questi casi, il coinvolgimento dei medici di medicina generale, e proprio su queste liste, conferma l’Ats, si sta lavorando per evitare sovrapposizioni. «L’azione riguarda la ripulitura, per eliminazione dei doppioni, delle liste dei soggetti che, in quanto allettati, necessitano di vaccinazione domiciliare, a cura dei medici di medicina generale e dell’assistenza domiciliare integrata – sottolineano da Ats – .Gli estremamente vulnerabili saranno chiamati e vaccinati a cura delle Asst, questo elenco verrà ripulito quando le Asst manderanno ad Ats i codici fiscali dei pazienti che hanno in carico». Sugli estremamente vulnerabili è già al lavoro anche l’Asst Bergamo Est: «Ci stiamo concentrando su questa categoria: stiamo estraendo le liste dei pazienti che soddisfano i criteri individuati dalla normativa: inizieremo in modo ridotto, visti purtroppo i numeri bassi di dosi al momento disponibili».
Le prossime chiamate
Intanto, approvvigionamento di dosi permettendo, continua in tutti i centri vaccinali la somministrazione dei vaccini agli over 80, agli insegnanti e a quelle categorie che rientrano nella fase 1 bis (ordini professionali, forze dell’ordine, volontari delle croci e altri). Ma, visto il «caso» Aria, il timore che ci siano altri intoppi nelle convocazioni è concreto: in attesa che, come annunciato da Regione, il sistema di prenotazioni passi alle Poste, come funzioneranno i flussi delle chiamate?
I «buchi» da tappare
Ats Bergamo spiega che «la campagna vaccinale procede come prima per quanto riguarda gli over 80», con un ulteriore monitoraggio degli elenchi dei prenotati. Ovvero è sempre Aria, per il momento, che convoca.
«Nel momento di passaggio a Poste italiane – specifica Ats – qualora vi fosse qualcuno che ancora non ha ricevuto la prima dose (potrebbe essere il caso di chi si prenoterà anche nei prossimi giorni), l’Ats provvederà a verificare gli elenchi e a trasmetterli, per competenza, alle tre Asst che chiameranno, secondo le modalità da loro individuate, gli interessati per la programmazione della seduta vaccinale». E come specificano dall’Asst Bergamo Est, la chiamata alle vaccinazioni è sempre regionale e il monitoraggio serve per intervenire in caso di eventuali «no show», cioè le mancate presentazioni alla chiamata.
Elenchi a cui attingere
Altro discorso è invece quello per le altre categorie appartenenti alla fascia 1 bis: in questo caso sono le Asst ad attivarsi per le convocazioni e in caso di «no show» ad attingere a «liste di emergenza», fornite da Ats, per evitare «buchi» nelle linee vaccinali. Infatti l’Ats rimarca che vengono costantemente fornite alle Asst e alle strutture private accreditate elenchi di aderenti alla campagna vaccinale che possono essere contattati –nella disponibilità degli slot e dei vaccini – direttamente dalle Asst e dai privati. «Per quanto riguarda gli over 80 siamo già oltre le 16 mila somministrazioni: riteniamo di concludere tutte le prime dosi entro l’11 aprile, e per le categorie 1 bis entro la seconda metà di aprile – continua il direttore sociosanitario Fabrizio Limonta, Asst Papa Giovanni –. Abbiamo intensificato le linee vaccinali e siamo arrivati a 600 somministrazioni in un giorno, pensiamo di poter intensificare ancora.Abbiamo anche le somministrazioni ai fragili, cioè gli ospiti di residenze per disabili e per malati psichiatrici, con una Unità mobile deputata a raggiungere questi casi quando non sono trasferibili nei centri vaccinali ».
Ieri, intanto, nonostante il caso Aria, dalla Regione, per voce dell’assessore al Welfare Letizia Moratti è arrivata la rassicurazione: «Dopo Pasqua, sarà completata la campagna vaccinale alla popolazione over 80. La Lombardia ha toccato il 50% dei vaccinati over 80, al di sopra della media nazionale attestata al 44%».
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