Vacanze sempre più costose: in un anno prezzi su del 18,5%. E c’è chi paga a rate

Effetto inflazione. Costi lievitati, dai voli alle strutture, passando per il caro-ombrellone. Ma pochi rinunciano. I consumatori: «Rischioso indebitarsi». Su L’Eco di Bergamo del 19 giugno l’approfondimento.

Vacanze sempre più salate: L’inflazione morde anche sulla voce estiva per eccellenza, quella delle vacanze: Secondo i nuovi dati territoriali elaborati dall’Istat e riferiti al mese di maggio, in Bergamasca la variazione tendenziale – in sostanza, l’inflazione su base annua – dei «pacchetti vacanza» è pari al +18,5%: è appunto la voce del paniere che attualmente mostra l’incremento maggiore nel giro di dodici mesi. E allora, inevitabilmente, ci si adegua: qualcuno rinuncia, ma la gran parte no. Magari ci si riorganizza, accorciando la durata dei viaggi o scegliendo più soluzioni fai-da-te, oppure – ed è forse la novità più evidente del 2023 – scegliendo di pagare a rate.

Incrementi significativi

«I prezzi si sono alzati sensibilmente – commenta Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo -. Non solo i pacchetti vacanze, ma è tutta la filiera a mostrare incrementi significativi, per esempio i trasporti. Aggiungiamoci anche i rincari degli alimentari, per chi sceglie magari di andare in appartamento anziché in hotel». «L’incremento è su tutti i fronti, dai voli alle strutture», osserva anche Christian Perria, presidente di Federconsumatori Bergamo. E se rinunciare alle vacanze è psicologicamente difficile, dopo un anno di lavoro o di stress, ricorrere ai finanziamenti «è una soluzione sconsigliabile: le rate alla fine si devono pagare, e indebitarsi ulteriormente, visti i tempi, può essere rischioso», avverte Busi.

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