Università, cantieri per oltre 100 milioni di euro. La svolta nel 2027 con i campus di Montelungo e via Statuto

I LAVORI. L’ ex caserma e l’ex Accademia della Gdf sono i principali fronti immobiliari. Interventi anche in via Caniana e via Calvi. «Servono nuovi spazi». E intanto l’ipotesi Reggiani si allontana.

«I fronti aperti ci impegnano a tempo pieno, fine settimana e feste comprese», confessano Michela Pilot, direttore generale dell’Università degli studi di Bergamo e Donato Ciardo, dirigente dell’area legale appalti dell’ateneo. E c’è da credergli, perché le cifre investite sono da far perdere il sonno. Opere per oltre 100 milioni di euro, considerati i lavori in corso e quelli in fase di progettazione. La parte del leone spetta alla riqualificazione dell’ex Accademia della Guardia di Finanza (58 milioni), seguita dall’operazione Montelungo (32,5). A scendere, si va dai 5,5 milioni per la nuova palazzina di via Calvi al milione e mezzo per i lavori previsti in via dei Caniana.

Il punto sugli alloggi

Della riqualificazione delle ex caserme Montelungo e Colleoni si è detto. Il complesso iter procedurale che porterà alla partenza dei lavori è stato sbloccato con il terzo atto integrativo dell’accordo di programma. Salvo nuovi imprevisti – che dalla firma del primo Protocollo d’intesa, nel 2015, non sono mancati –, le residenze studentesche e le aule del campus (per le quali Regione Lombardia ha stanziato 15 milioni) saranno pronte nel 2027. Nel frattempo UniBg si è mossa sugli altri fronti immobiliari, che interessano, di fatto, quasi tutte le sedi dell’ateneo. In via Statuto la riqualificazione dell’ex Accademia della Gdf prevede tre lotti, due dei quali sono stati finanziati dal ministero dell’Università attraverso bandi. Si comincia dall’immobile fronte strada, che ospiterà il polo giuridico e gli uffici amministrativi, e dagli impianti sportivi. Restano da trovare i finanziamenti per gli alloggi, che fanno parte del terzo lotto. «Dobbiamo avviare il cantiere entro il 30 giugno 2024 e vorremmo terminare i lavori alla fine del 2027 – precisa il rettore Sergio Cavalieri –.In via Statuto avremo 250 posti letto, con i 450 della Montelungo e quelli già nelle nostre disponibilità arriveremmo nel complesso a 900».

Caniana, nuove aule

Per il campus di via dei Caniana è in corso la progettazione definitiva per riqualificare una parte del complesso – spiegano Pilot e Ciardo –.Liberato lo spazio degli uffici dell’amministrazione centrale saranno realizzate due aule, due laboratori e studi per i docenti. «A metà ottobre chiuderemo la progettazione esecutiva e poi potremo procedere con il bando. Le aule saranno pronte per l’anno accademico 2025/2026» prevedono. Cantiere in dirittura d’arrivo in via Calvi. La nuova palazzina, realizzata con particolare attenzione alla sostenibilità energetica, ospiterà la segreteria degli studenti e altri uffici per i servizi agli universitari e sarà pronta entro la fine dell’anno. I lavori procedono spediti e l’impresa sta lavorando bene, ma le piogge dell’ultimo mese faranno slittare la fine dell’intervento a metà settembre.

Città Alta, restyling

In Sant’Agostino il chiostro piccolo e gli spazi affacciati su di esso sono stati rimessi a nuovo. In settembre sarà inaugurata la biblioteca del polo umanistico, dotata di spazi più ampi e di un salone interamente affrescato. Un ciclo pittorico pregevole restaurato con un finanziamento della Sovrintendenza. Ultimo atto per il completamento del recupero del complesso di Sant’Agostino sarà il restauro della vecchia sagrestia, intervento finanziato dalla Fondazione Zanetti. Sempre in Città Alta, in via Pignolo, è in corso il rifacimento delle facciate dell’ex collegio Baroni. In giugno sarà montata l’impalcatura sulla via. Costo preventivato dei lavori: un milione di euro.

Loreto e Dalmine

Al Centro universitario sportivo di Loreto le fondazioni sono in fase di realizzazione e le strutture saranno installate a metà luglio. Sei campi da tennis, due scoperti e quattro coperti, due dei quali polifunzionali. Per un costo complessivo di 2,7 milioni. Quanto all’ampliamento del campus di Ingegneria, sembra essere definitivamente tramontata l’ipotesi ex Reggiani. Non è più in agenda, non almeno nel medio termine. Si lavora invece sulla sede di Dalmine. «Al campus servono nuovi spazi. Stiamo valutando l’affitto del teatro comunale per le lezioni dei corsi più affollati» anticipa il rettore Cavalieri.

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