Università di Bergamo, cerimonia di proclamazione per 32 dottori di ricerca

IN CITTÀ ALTA. Ospite d’onore Peter Benz, magnifico rettore della Bauhaus-Universität Weimar, che ha tenuto una lectio magistralis.

Nella mattinata di venerdì 27 settembre, nell’aula magna della sede di Sant’Agostino dell’Università di Bergamo, si è tenuta la cerimonia di proclamazione dei dottori di ricerca dell’ateneo.

L’ospite d’eccezione Peter Benz, magnifico rettore della Bauhaus-Universität Weimar a rivolto a neodottori e neodottoresse di ricerca la sua lectio magistralis, esortandoli ad affrontare il futuro con coraggio, augurando loro il meglio e auspicando nella loro capacità di gestire l’incertezza che contraddistingue la vita in generale.

«Chi, se non voi, dovrebbe avere la fiducia e il coraggio di affrontare l’incertezza?»

«In tedesco - ha detto Benz - abbiamo un termine meraviglioso, ’Zuversicht’, che potremmo tradurre in italiano come ’fiducia’. Tuttavia, non sono sicuro che questa traduzione catturi tutte le sfumature. ’Zuversicht’ non è solo speranza, ma una fiducia attiva e vitale, che include l’auto-efficacia, cioè la convinzione di poter prendere in mano la propria vita e farne qualcosa di grande. Voi avete completato un dottorato, e solo lo 0,5% della popolazione italiana può vantare un tale risultato. Chi, se non voi, dovrebbe avere la fiducia e il coraggio di affrontare l’incertezza? Credo persino che abbiate il dovere di essere coraggiosi e fiduciosi, un obbligo verso una società in difficoltà».

Una giornata iniziata alle 9,30 con il benvenuto ai neo immatricolati del XL ciclo, seguito dalla cerimonia di proclamazione e, nel primo pomeriggio, dalla presentazione di post scientifici da parte dei trentadue dottorandi dell’Università di Bergamo e di quattordici dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.

«La ricerca scientifica, come l’arte, deve mirare alla bellezza e alla perfezione, in un costante sforzo di oltrepassare i limiti della conoscenza»»

Il rettore Sergio Cavalleri ha ricordato l’importanza del PhD Day: «Esalta la missione fondamentale dell’università, formare le future generazioni di ricercatrici e ricercatori, assicurando una continuità nel rigore metodologico e nei valori etici. Questo impegno si concretizza attraverso l’incremento dei percorsi di dottorato, le collaborazioni internazionali e l’offerta di opportunità di studio e ricerca presso enti esteri. La ricerca scientifica, come l’arte, deve mirare alla bellezza e alla perfezione, in un costante sforzo di oltrepassare i limiti della conoscenza».

Qualche dato

A un anno dal conseguimento del titolo il tasso di disoccupazione è nullo. La retribuzione mensile netta è, in media, pari a € 1.771. L’81,6% degli occupati svolge una professione intellettuale, scientifica e di elevata specializzazione. Il 90,9% ritiene che il titolo di dottore di ricerca sia molto efficace, efficace o abbastanza efficace per il lavoro svolto. Il 42,5% dei dottori di ricerca è occupato nel settore pubblico, il 55% in quello privato, mentre il 2,5% è occupato nel settore non profit. Il settore dei servizi assorbe l’87,5% dei dottori di ricerca, mentre l’industria accoglie il 12,5% degli occupati. Il 2,5% lavora all’estero. L’indagine ha riguardato 56 dottori di ricerca del 2022 dell’Università di Bergamo.

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