«Una violenza ingiustificata ha portato via la nostra Sharon»

LA LETTERA. Al presidio contro i femminicidi di venerdì 8 novembre la lettera di Christopher, fratello di Sharon Verzeni, uccisa a Terno d’Isola.

«Basta femminicidi» è il messaggio che la Rete bergamasca contro la violenza di genere urla silenziosamente ogni 8 del mese con un presidio che racconta le tanti morti di donne per mano di un uomo. Presidio che venerdì 8 novembre si è tenuto in largo Rezzara per parlare di un fenomeno che ha toccato molto da vicino la nostra provincia e che sembra crescere esponenzialmente. Accompagnati dal trio acustico Rose & The Captain, è stato ricordato quanta strada ci sia ancora da fare e letto la lettera di Christopher, fratello di Sharon Verzeni, uccisa per strada da uno sconosciuto: «Vorrei, al più possibile, trasmettere tutte le emozioni che sto vivendo così che chi voglia ascoltare possa anche imparare», inizia la lettera. Parla della sorella: «La persona più normale e semplice di tutti noi».

«Vorrei, al più possibile, trasmettere tutte le emozioni che sto vivendo così che chi voglia ascoltare possa anche imparare», inizia la lettera di Christopher Verzeni. Parla della sorella Sharon: «La persona più normale e semplice di tutti noi»

Poi il passaggio sul dolore: «Mia sorella è stata portata via da me, i miei familiari e i suoi amici da una violenza ingiustificata. Vorrei che questa mia lettera possa essere un monito a tutte le persone che raggiungerà di cosa lascia dietro di sé la violenza». E ancora: «Cattivi non si nasce ma si diventa. Se vedete che c’è qualcosa di strano nelle persone vicine a loro parlatene, chiedete come va ma soprattutto ascoltatele. Ad alcune persone serve solo qualcuno che le ascolti e che cerchi di capirle».

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«C’è ancora tanto da fare»

Presente l’assessore alle Pari opportunità Marzia Marchesi che afferma: «Per La nostra provincia è stato un anno funesto, c’è ancora molto da fare e questi momenti vanno nella giusta direzione». Romina Russo, presidente del Consiglio Comunale, afferma: «Dobbiamo mantenere alta l’attenzione sulla violenza di genere che sappiamo essere un fenomeno culturale che deriva da una disparità di potere tra uomini e donne». Il 25 novembre, in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la manifestazione che partirà alle 18 dal piazzale della stazione.

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