Una mini foresta vicino all’autostrada: «Sarà una barriera anti-smog»

IL PROGETTO. Una «Tiny Forest» in stile giapponese verrà creata nell’area da 3mila metri quadrati presso il casello, a Colognola. Ruzzini: «Un rifugio climatico».

A Colognola, nei 3mila metri quadrati vicini al casello dell’autostrada A4 ceduti al Comune all’interno del progetto di riqualificazione delle ex segherie Beretta, nascerà una nuova foresta in stile giapponese, chiamata «Tiny Forest». «L’amministrazione aveva già dichiarato che l’intenzione era mantenere quella porzione di verde ceduta al Comune dal privato, senza prevedere nuove edificazioni – spiega l’assessore al Verde, Oriana Ruzzini –. E lì abbiamo deciso di portare le “Tiny Forest”, vale a dire delle piccole foreste urbane in grado di regalare refrigerio, custodire specie autoctone e assorbire CO2, progettate con il metodo Miyawaki, dal nome del botanico ed ecologo giapponese Akira Miyawak i che le ha ideate».

Modello giapponese

Presenti in Giappone, ma anche in America e in India, in Europa si trovano in Francia, Spagna e Inghilterra. In Italia sono ancora pochi i casi e a Bergamo arrivano per la prima volta. L’obiettivo di queste micro foreste è quello di replicare il microclima e la biodiversità di una foresta naturale a partire da piccoli porzioni urbane e periurbane. Il metodo consiste nell’effettuare una piantumazione ravvicinata di alberi e arbusti autoctoni, provenienti dall’ambiente circostante. «Questo metodo permette alle piccole foreste di diventare autosufficienti entro pochi anni con un tasso di crescita di 10 volte più rapido e soprattutto una capacità di assorbire la CO2 migliorata del 30% – spiega Ruzzini –. Creando una sorta di rifugio climatico, sono in grado di fornire un habitat per gli insetti impollinatori, di assorbire una significativa percentuale di carbonio, oltre a ridurre il rumore e contribuire alla riduzione della temperatura urbana, con temperature più fresche in estate. A Bergamo, posizionarle vicine all’autostrada permetterà di fare una sorta di barriera anti smog per le abitazioni vicine».

Attenzione agli animali

Il progetto fa parte del programma di azione voluto dall’assessorato al Verde per rendere Bergamo una città più green e accogliente per gli animali, con uno sguardo rivolto ai quattro zampe, ma anche a volatili, insetti ed anfibi. «A Bergamo sono presenti degli ambiti urbani ricchi di fauna, una sorta di piccole nicchie ecologiche vissute da tante specie di animali differenti – spiega Ruzzini –. In via Tasso ci sono tutte e tre le tipologie di rondoni perché hanno trovato nei palazzi storici presenti nella via, dei luoghi accoglienti».

«Dobbiamo iniziare a pensare alla città anche dal punto di vista degli animali»

Negli ultimi anni Bergamo è risultata essere più «attrattiva» a livello di flussi migratori degli uccelli, arrivando ad ospitare sempre più rondoni, germani, anatre, cigni, ma anche cicogne. Da qui la necessità di un cambio di paradigma, anche nell’approccio nei confronti dei lavori pubblici e dell’edilizia urbana: «Dobbiamo iniziare a pensare alla città anche dal punto di vista degli animali. Ad esempio non costruendo palazzi specchiati e con finestre riflettenti che possono costituire un pericolo per le tante tipologie di uccelli presenti in città. In tandem con gli altri assessorati stiamo lavorando in questa direzione». Tutela degli animali fa rima con tutela del verde, da affrontare con approcci nuovi. «Come assessorato vogliamo eliminare del tutto il decespugliatore per tagliare l’erba perché, oltre ad ostruire molto di più i tombini, spazza via aree in cui proliferano gli insetti impollinatori che dobbiamo tutelare – conclude Ruzzini –. Per preservarle e valorizzarle aumenteremo, specialmente nelle aiuole, le aree a sfalcio differenziato, in cui il taglio dell’erba viene invece sensibilmente ridotto, creando aree-rifugio per l’entomofauna».

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