Cronaca / Bergamo Città
Martedì 15 Settembre 2020
Una lunga carezza per Giorgio
«Ragazzo generoso fino alla fine»
Amici, colleghi, insegnanti del Patronato San Vincenzo per l’ultimo saluto del 24enne Giorgio Conti, morto in un incidente.
Un’ultima tenera e lunga carezza per salutare un figlio che se ne è andato troppo presto e in maniera così inaspettata. Durante i funerali del ventiquattrenne Giorgio Conti, celebrati lunedì 14 settembre nella chiesa di Ognissanti al cimitero monumentale, il padre Giuseppe è rimasto tutto il tempo con la mano appoggiata sulla bara dell’amato figlio.
Al suo fianco c’era l’altra figlia Beatrice, di 26 anni, con gli occhi gonfi di lacrime, subito dietro i nonni paterni e poco più in là Valentina, la fidanzata del giovane, distrutta dal dolore. Un dolore condiviso da moltissime persone che hanno voluto essere presenti per dare l’ultimo saluto a Giorgio, deceduto mercoledì scorso, 8 giorni dopo essersi schiantato col suo scooter in piazza Sant’ Anna poco dopo l’incrocio con via Calepio contro i paletti para pedonali. Un’indescrivibile sofferenza per una famiglia già provata nel 2005 dalla perdita della madre Simonetta, deceduta per malattia, e di un’altra figlia di 7 mesi, Lucrezia. La Messa è stata celebrata dal cappellano della chiesa di Ognissanti padre Marco Bergamelli e concelebrata da monsignor Pasquale Pezzoli, parroco di Borgo Santa Caterina, Piergiacomo Boffelli, cappellano del Papa Giovanni e don Bruno Caccia, amico della famiglia. «Davanti a queste tragedie - ha detto padre Bergamelli durante l’omelia - è solo la parola di Dio che ci può dare un po’ di conforto e speranza.
La volontà di Dio non è farci morire o soffrire ma metterci su questa terra per farci vivere momenti di gioia e serenità. Sant’ Agostino aveva ragione quando diceva che il Vangelo potrebbe essere riassunto con la parola amore. Mi auguro che la famiglia di Giuseppe sia sempre accompagnata e assistita: andate a trovarli, telefonate, sosteneteli. Farete contento Giorgio». Al funerale erano presenti anche rappresentanti dell’Aido provinciali e di altre sezioni: la famiglia di Giorgio, infatti, ha acconsentito alla donazione degli organi. «Sei solo diventato invisibile ai nostri occhi - è la lettera dedicata a Giorgio dai suoi amici -ma sarai sempre nel nostro cuore. Sei stato generoso fino alla fine e continuerai a vivere in altre persone che grazie a te hanno avuto questa possibilità: questo gesto consola il tuo papà, Beatrice, Valentina e i tuoi cari nonni per non sentire troppo la tua mancanza ma essere fieri, orgogliosi. Ora tocca a te dal cielo proteggerli e pregare per loro insieme alla tua mamma. Ciao Giorgio».
C’erano anche i colleghi con Stefano Consoli, titolare della ditta Elettronic Car Service, dove Giorgio lavorava da 4 anni come apprendista. E alcuni professori del Centro di formazione professionale (Cfp) del Patronato San Vincenzo, dove Giorgio si era diplomato con il massimo dei voti. «Vogliamo ricordare - hanno detto i professori - che Giorgio era un ragazzo estremamente educato, anche in maniera non consueta per la sua età. Quello che aveva già vissuto rispetto ai suoi coetanei l’ha portato a essere molto responsabile. Vogliamo salutarlo da parte di tutta la scuola, lasciando questo fiore comprato vicino al luogo dell’incidente». La salma di Giorgio è stata cremata al cimitero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA