Un weekend di novembre con il sole: pienone in Città Alta. E al lago c’è chi si tuffa in acqua - Le foto

Bel tempo. L’aria frizzante e il cielo terso: i bergamaschi hanno approfittato di questo bel weekend di novembre per passeggiare tra le Mura e persino concedersi un bagno nelle acque del lago d’Iseo.

La temperatura dell’aria vicina ai venti gradi centigradi, l’aria tersa, il cielo sgargiante. Sembra un weekend di primavera quello che stiamo vivendo in questo inizio di novembre. Nella mattinata di domenica 6 novembre tantissimi bergamaschi si sono concessi una corsetta o una passeggiata tra le Mura Venete. E Città Alta già di primo mattino è stata presa d’assalto lungo la Corsarola e per le vie laterali. Del resto la vista ha ripagato chi si è alzato presto e ha fatto due passi a Bergamo.

Pienone da sabato anche sul lago d’Iseo: a percorrere la strada rivierasca fra Sarnico e Lovere, motociclisti e ciclisti, runners e gente a passeggio col cane. Il cinquantaduenne Massimiliano Ronca di Esmate, frazione di Solto Collina, si è spinto oltre: approfittando del bel tempo sabato ha deciso di farsi un bagno nel lago, nuotando per una decina di minuti tra la piazzetta di Riva di Solto e l’insenatura del Bogn. «È una cosa che faccio spesso – racconta appena uscito dall’acqua – anche in pieno inverno e a dire la verità oggi non fa per niente freddo. L’acqua del lago credo che sia sui 14 o 15 gradi». Il tempo di uscire dal lago e rimettersi le scarpe, poi Ronca riparte di corsa per tornare a Esmate.

In meno di due settimane, grazie alle piogge di questo periodo, l’altezza del lago è risalita di 46 centimetri. Era a 22 centimetri sotto lo zero idrometrico lo scorso 22 ottobre, ieri è arrivato a 24 centimetri sopra lo zero idrometrico. Il livello medio riferito a questo periodo dell’anno (47 centimetri sopra il riferimento) è ancora lontano, ma in questo 2022 non è una novità. Dall’inizio dell’anno ad oggi il livello del Sebino è sempre rimasto sotto la media; per riportarlo alla consueta altezza, il Consorzio dell’Oglio e l’Autorità di bacino dei laghi di Iseo Endine e Moro confidano ora nelle precipitazioni attese per novembre e dicembre.

Giornate da incorniciare anche sulle Orobie, dove non sono mancati gli appassionati che hanno deciso di salire in quota in direzione di qualche rifugio (anche se la maggior parte sono ormai chiusi); ovviamente il loro desiderio era legato alla speranza di poter «pestare» la prima neve della stagione, sebbene la quota fosse ormai risalita fin verso i 2000 metri. Purtroppo le prime ore della giornata di sabato sono state caratterizzate da un forte vento che ha impedito a molti escursionisti di raggiungere la meta prefissata. «Siamo arrivati fino a qualche centinaio di metri dal rifugio Coca – hanno fatto sapere due amici già di rientro verso Valbondione – ma era impossibile continuare perché non si riusciva a rimanere in piedi».

Decisamente meglio è andata a coloro che sono partiti dal paese in tarda mattinata quando l’intensità del vento era notevolmente diminuita sebbene il tratto finale, nei pressi del rifugio, presentasse tratti ghiacciati. A tal proposito risulta significativo il dato trasmesso dalla stazione del Centro meteo lombardo posizionata al vicino rifugio Curò che ha registrato una velocità massima di 80 chilometri all’ora (la più alta a livello lombardo); sul fronte termico la minima nella Bergamasca non poteva che giungere dai 3.050 metri del Pizzo Coca (-8,3 gradi alle ore 18).

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