Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 11 Giugno 2021
Un ritorno alla vita, Fabio Cancelli si racconta dopo il Covid in un video
Un video, realizzato dall’Apt Val di Fassa in collaborazione con l’Apss di Trento, racconta la storia del bergamasco Fabio Cancelli che, ammalatosi di Covid 19 a marzo 2020, è stato curato a Rovereto dove si è recato nei giorni scorsi per ringraziare il dottor Giovanni Pedrotti, per poi raggiungere, in Val di Fassa, Angelo Fosco, con cui ha stretto amicizia all’ospedale
«Le vicende come la mia ti cambiano la vita: capisci che le cose importanti sono la famiglia, gli amici e il tempo libero da trascorrere con le persone a cui tieni». Parola di Fabio Cancelli, geometra bergamasco di 54 anni, protagonista del video «Ritorno alla vita» realizzato dall’Apt della Val di Fassa in collaborazione con l’Azienda per i Servizi Sanitari di Trento, che racconta la sua storia di rinascita. Cancelli, a marzo 2020, si è ammalato gravemente di Covid 19. Per salvargli la vita dall’ospedale Papa Giovanni XXXIII di Bergamo, che in quei giorni viveva un’emergenza sanitaria senza precedenti, è stato trasferito a Rovereto, dove nel reparto di terapia intensiva diretto da Giovanni Pedrotti si è ripreso, dopo diversi giorni di cure.
A fine maggio 2021, Cancelli ha ripercorso a bordo della sua auto il viaggio, compiuto un anno fa in ambulanza (di cui non ricorda nulla), per andare a ringraziare il primario e lo staff del Santa Maria del Carmine: «Siete stati degli angeli, mi avete salvato», ha detto cogli occhi lucidi e il sorriso nascosto sotto la mascherina. Anche il dottor Pedrotti ha espresso gioia nel vederlo in ottima salute: «Sapere che Cancelli come altri pazienti, protagonisti assieme a noi di un momento storico straordinario caratterizzato da incertezze e paure, ne sono usciti bene è una grande soddisfazione».
Non solo, Fabio Cancelli, dopo aver fatto tappa a Rovereto, ha proseguito per la Val di Fassa per incontrare Angelo Fosco, albergatore di Canazei con cui ha stretto amicizia durante gli ultimi giorni di ricovero. «Avevo promesso ad Angelo che sarei andato a trovarlo, una volta superata la pandemia. Amo molto la montagna, in particolare il Trentino e per rilassarmi mi capita spesso di osservare, dalle webcam, Canazei e le Dolomiti». Così i due amici si sono ritrovati per parlare, finalmente con un po’ di serenità, della brutta avventura superata, scambiando battute in bergamasco e in ladino.
In quest’avvio d’estate che rappresenta un ritorno alla vita, in tutti i suoi aspetti più significativi, la storia di Fabio Cancelli sottolinea il legame di solidarietà fra Trentino e Lombardia, il rapporto di fiducia tra medici e pazienti e la forza di un’amicizia nata in momento difficile.
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