«Un aiuto per la Terra Santa», continua la sottoscrizione diocesana

CARITAS, DIAKONIA, CMD. Tre i conti correnti aperti per raccogliere i fondi che verranno affidati al Cardinale Pizzaballa.

Tendere la mano a chi ha più bisogno senza alcuna distinzione di credo religioso. Perché la guerra che ha sconvolto nei giorni scorsi Israele e la Palestina ha riaperto fratture profonde tra quanti vivono in quei territori, ma ha anche reso evidente i bisogni di tutti. Si muoverà in questo senso «Un aiuto per la Terra Santa», iniziativa con cui la Diocesi di Bergamo, attraverso Caritas e Fondazione Diakonia – e con il sostegno del Centro missionario diocesano – ha organizzato una raccolta fondi per fare fronte alle necessità apertesi in questi giorni a causa del conflitto che è scoppiato proprio in Terra Santa. Nelle scorse ore sono stati attivati tre conti correnti intestati a Caritas, Fondazione Diakonia e Centro missionario diocesano, sui quali è possibile effettuare le donazioni. Gli aiuti saranno destinati al Patriarcato di Gerusalemme e in particolare al Cardinale Pierbattista Pizzaballa, bergamasco, al quale la Chiesa di Bergamo è fortemente legata.

«Il Patriarca – ribadisce il direttore di Caritas, don Roberto Trussardi – è un uomo di grande spessore, che in quella terra vive da anni. Ci affidiamo a lui e alla sua capacità di scelta per aiutare chi è nel bisogno, e siamo certi che con la sua saggezza saprà impiegarli nel modo migliore». La guerra in Israele e in Palestina ha sconvolto il mondo e fatto cadere nel bisogno migliaia di persone. Il Cardinale Pizzaballa ha individuato nella giornata di domani, martedì 17 ottobre, l’occasione per un momento di digiuno e preghiera per la pace. Invito raccolto anche dal Vescovo di Bergamo, Francesco Beschi che parteciperà a un momento di preghiera e digiuno in Cattedrale dalle 13 alle 14. L’invito delle Acli è di unirsi alla preghiera fra le 13,30 e le 14 nella parrocchia delle Grazie.

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