Uffici pubblici: 42 mila in presenza, ma uno su dieci è senza green pass

Torneranno quasi tutti in ufficio i lavoratori degli enti pubblici della Bergamasca. Si calcola però che circa il 10% non disponga della certificazione. Resta l’incognita dei controlli.

L’ora «X» è fissata per domani: se sarà davvero il giorno di una nuova ripartenza lo capiremo già dalle prime ore del mattino. Il 15 ottobre è infatti il giorno del ritorno al lavoro in presenza di tutti i lavoratori pubblici, circa 42 mila in provincia di Bergamo (compresi insegnanti e forze dell’ordine). Ma è anche il giorno in cui al lavoro ci si potrà andare solo se in possesso del green pass: secondo le stime sono meno del 10% i lavoratori che ancora non ce l’hanno. Un precedente, a dire il vero, c’è ed è quello degli insegnanti: fatte salve alcune fisiologiche defezioni, l’anno scolastico è iniziato senza particolari problemi e questo non può che far ben sperare anche per gli altri settori. Dei 3.500-4.000 lavoratori che potrebbero essere sprovvisti di lasciapassare, circa uno su 10, tanti potrebbero optare, almeno in un primo momento, per il tampone. Resta però ancora un’incognita, che andrà a dissiparsi solo nei prossimi giorni, dopo un prevedibile momento di assestamento.

Martedì pomeriggio sono arrivati gli attesi Dpcm del Presidente del Consiglio, Mario Draghi, con le linee guida per il rientro in ufficio dei dipendenti della Pubblica amministrazione e le modalità di controllo del green pass sia per l’impiego pubblico che per quello privato e in queste ore gli uffici si stanno attrezzando per arrivare preparati all’appuntamento.

L’utilizzo del lasciapassare verde, è specificato nella norma, è una misura in più; ciò vuol dire che i protocolli aziendali e di settore andranno dunque ancora rispettati: chi è in attesa di green pass ma è vaccinato o negativo a un tampone, per accedere al posto di lavoro può presentare anche il certificato rilasciato dalla struttura sanitaria o da chi ha effettuato la vaccinazione o il test. La verifica del possesso e della validità del documento potrà essere effettuata manualmente o in via automatizzata da personale incaricato dai vertici dei singoli uffici. I ministeri della Salute, dell’Economia e dell’Innovazione tecnologica hanno messo a disposizione dei datori di lavoro pubblici e privati un pacchetto di software per la verifica del certificato verde che possa integrare la app «Verifica C19» già scaricabile gratuitamente sullo smartphone.

I controlli a Palafrizzoni

Comune e Provincia di Bergamo (ma anche gli altri uffici pubblici presenti in città) stanno dunque organizzandosi in queste ore per il doppio appuntamento di domani. «Faremo controlli a tappeto, soprattutto nelle prime settimane, a tutti i dipendenti – spiegano da Palazzo Frizzoni –. I dirigenti stanno provvedendo in queste ore a incaricare una persona per ogni settore addetta al controllo. Chi non è in possesso del green pass sarà segnalato alla direzione di competenza». La stima effettuata in questi giorni a Palazzo Frizzoni si aggira intorno al 7% dei dipendenti che potrebbero essere costretti a restare a casa o a sottoporsi a un tampone, vale a dire circa 60 persone sulle 860 assunte. Qualcuno ha già chiesto un periodo di aspettativa, altri faranno il tampone, «altri – è l’auspicio del Comune – si vaccineranno presto, com’è successo a settembre con il personale dei nidi comunali».

Per quel che riguarda il capitolo smart working, Palazzo Frizzoni aveva già avviato ancora prima della pandemia una sperimentazione per la gestione di alcuni servizi. In questi mesi è allo studio un piano per rendere il lavoro da casa strutturale, così come previsto dal progetto sulla gestione dei tempi della città, che prenderà il via dal 1° gennaio 2022 con una quota di lavoratori in modalità «smart» decisa dai dirigenti dei vari settori.

Provincia, tutti in presenza

Torneranno invece al lavoro tutti i 362 dipendenti della Provincia di Bergamo: nelle ultime settimane la mole di lavoro prodotta da casa è scesa al 23%, con la stragrande maggioranza dei dipendenti di via Tasso che sono già tornati da tempo a prestare servizio in ufficio.

L’amministrazione provinciale ha informato i suoi dipendenti sui controlli del green pass già a inizio ottobre, specificando che sarebbe avvenuto mediante la lettura del Qr-Code. «A questo scopo – spiega la Provincia in una nota – si è provveduto all’acquisto di due lettori, uno all’ingresso della sede di via Tasso e uno alla sede di via Sora con verifica da parte dell’addetto ai servizi di ingresso». Per i Centri per l’impiego l’incaricato designato dal dirigente verificherà l’esibizione del certificato all’ingresso tramite un cellulare di servizio; sempre un cellulare di servizio verrà utilizzato per il personale in servizio all’esterno.

«Confidiamo – spiegano ancora dalla Provincia – che il senso di responsabilità dei dipendenti consenta un accesso regolare, visto anche il concomitante rientro in presenza, e che si riesca ad avere tutto il personale disponibile per non pregiudicare l’attività dell’ente».

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