Ubriaco, in auto contro un palazzo in via Previtali. I residenti: «Un botto tremendo» - Foto e video

IN CITTÀ. Il 37enne su una Opel ha danneggiato il muro di un negozio. Ferito, è stato denunciato.

Sull’asfalto nessun segno di frenata, sul prato del condominio al civico 20 di via Previtali restano quelli del carro attrezzi che domenica 25 febbraio all’alba ha recuperato la Opel Grandland su cui viaggiava uno straniero di 37 anni, finita contro il muro del palazzo. L’incidente alle 4,30, l’auto dopo essere entrata nel prato si è infilata tra due pilastri di cemento e ha colpito lo spigolo del muro di un negozio sfitto. Accanto, il locale contatori del gas del condominio.

L’uomo, ubriaco, è rimasto ferito in modo lieve e ha rimediato due denunce per guida in stato di ebbrezza e danneggiamento, oltre al ritiro della patente. Il tasso alcolemico nel sangue è risultato essere altissimo, superiore a 1,5 gr/l. «Abbiamo sentito un botto tremendo e ci siamo svegliate – raccontano due ragazze che vivono nel palazzo, Andrea Agosta e Valentina Piccinelli – ma non siamo scese a vedere perché in questa zona gira brutta gente di notte. Ci sono ubriachi che escono dai locali e si picchiano o finiscono fuori strada con le auto».

Tra i residenti nel complesso anche l’avvocato Marco Saita: «Quando ho sentito il botto sono sceso e ho chiamato il 112 – spiega –, ho visto il conducente appoggiato alla colonna di mattoncini con due ragazzi di colore che lo sorreggevano. Farfugliava che stava tornando da una festa ed era convinto di essere inseguito. Sul sedile posteriore destro c’era un seggiolino per bambini. Siamo scesi in molti a vedere, ci siamo preoccupati perché proprio accanto al muro dove si è schiantato ci sono i contatori del gas». «Io abito sopra il negozio sfitto dove si è schiantato, la camera da letto è proprio qui sopra – aggiunge un altro condòmino, che ieri mattina con la moglie guardava sconsolato i danni –. Erano le 4,30, sono sicuro perché ho guardato la sveglia. Sono sceso e ho visto due uomini di colore che aiutavano il conducente a uscire dall’auto. Lui piangeva e urlava “i miei figli, i miei figli”. Era visibilmente ubriaco e diceva che qualcuno lo stava inseguendo. Non ne possiamo più, un incidente simile era già successo l’anno scorso, qui le auto sfrecciano a tutta velocità e avevo chiesto di mettere dei dissuasori, ma mi è stato risposto che non si può perché passano le ambulanze e sarebbe pericoloso».

«Mio figlio era appena tornato a casa quando abbiamo sentito il botto – dice allarmata un’altra residente – era uscito a festeggiare il suo compleanno, se fosse tornato dieci minuti più tardi sarebbe stato investito in pieno». «Abbiamo già informato l’amministratore per il rimborso dei danni – aggiunge un’altra ragazza –, è andata bene che non si è schiantato contro uno dei pilastri di cemento e che non c’era nessuno sotto i portici». Proprio accanto, infatti, c’è l’entrata del ristorante «La Fricca»: se l’incidente fosse successo qualche ora prima l’auto avrebbe potuto investire qualche cliente. Il 37enne è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Papa Giovanni XXIII con un’ambulanza della Croce Bianca. Lamentava dolore al petto, probabilmente dovuto all’airbag che si è aperto. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri, che lo hanno denunciato e gli hanno ritirato la patente.

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