Tutelare la biodiversità in città: nasce una nuova area umida a Grumello al Piano

IL PROGETTO. Al via la creazione di una nuova area umida a Grumello al Piano, che andrà a potenziare l’area già esistente nell’ex Parco Agricolo Ecologico (Pae).

Attualmente l’area umida copre 3.500 metri quadrati, ma grazie al nuovo intervento la superficie totale sarà ampliata fino a raggiungere i 12.100 metri quadrati. Il progetto, approvato dalla giunta lo scorso giovedì 10 ottobre, prevede un investimento complessivo di 180mila euro per la realizzazione di due nuove vasche sagomate che completeranno l’area umida già esistente, offrendo un nuovo habitat per l’avifauna e potenziando le funzioni ecologiche dell’intera zona. Le vasche saranno realizzate con una movimentazione minima del terreno, raggiungendo un volume complessivo di 3.666 metri cubi. La nuova area umida potrebbe essere pronta per la prossima primavera 2025.

La nuova area

L’area, che è parte del Parco dei Colli, si trova nella parte sud della città entro cui è stato avviato un processo di riqualificazione e valorizzazione paesaggistica, ecologica e agricola del territorio.

Nel progetto anche la costruzione di un nuovo osservatorio che diventerà un punto di riferimento non solo per la tutela dell’ambiente, ma anche per l’educazione ambientale

Flora e avifauna

Verranno messi a dimora oltre 1.000 piante autoctone, e piante acquatiche per favorire la nidificazione dell’avifauna, promuovere la biodiversità e rafforzare gli effetti ecosistemici. L’area umida sarà alimentata dalla Roggia Morlana, svolgendo anche un’importante funzione idrogeologica per il territorio, aumentando la capacità del reticolo idrico e contribuendo a prevenire eventi alluvionali in un contesto climatico sempre più imprevedibile. Nel progetto, realizzato da Studio Gerundo, anche la costruzione di un nuovo osservatorio che diventerà un punto di riferimento non solo per la tutela dell’ambiente, ma anche per l’educazione ambientale, invitando la comunità a conoscere e apprezzare il valore delle aree umide e della biodiversità che ospitano.

«Si tratta di un progetto di grande rilevanza, che arricchisce un’area di straordinaria importanza per la nostra città dal punto di vista della biodiversità. Le aree umide svolgono funzioni fondamentali, come abbassare la temperatura del suolo, regolare il clima e supportare il ciclo vitale della fauna. In un’epoca segnata dai cambiamenti climatici, creare vasche alimentate da rogge rappresenta un ulteriore servizio idrogeologico per la comunità. La costruzione dell’osservatorio, inoltre, consentirà ai cittadini di osservare e studiare la natura, proteggendo al contempo la fauna e rendendola meno vulnerabile» dichiara l’assessora alla Transizione ecologica, ambiente e verde Oriana Ruzzini.

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