Turismo, record nell’anno della Cultura e il 2024 parte in crescita

IL REPORT. L’analisi del mese di gennaio e le previsioni sul 2024 di VisitBergamo. I dati 2023 definitivi: +30% di presenze in città rispetto al 2019.

I flussi turistici verso Bergamo non si sono ridimensionati dopo la conclusione dell’anno della Capitale Italiana della Cultura. Questo il primo importante dato che emerge dall’analisi dei flussi del mese di gennaio e dalle previsioni 2024 sui trend di visitatori eseguite da VisitBergamo, l’ente di promozione del territorio di Bergamo e provincia.

Dai primi dati del 2024 analizzati nella città (dove si ha un tasso di risposta delle strutture più consolidato rispetto alla Provincia) emerge che gennaio sta superando i dati del primo mese degli anni precedenti sia per quanto riguarda arrivi che presenze. Per il resto della Provincia, invece, i primi dati del 2024 fanno registrare un leggero miglioramento rispetto al 2023 (+1,1% per gli arrivi, +4,5% per le presenze).

«Nuova energia a tutta la provincia»

«L’anno appena trascorso – spiega il presidente della Provincia di Bergamo Pasquale Gandolfi - ha dato sicuramente una nuova energia a tutta la provincia; la vera sfida è ora non perdere questo trend positivo e soprattutto organizzarci dandoci una visione per gestire il fenomeno nel migliore dei modi e garantire ai nostri cittadini e a tutti coloro che ci fanno visita servizi e infrastrutture ottimali. I primi dati relativi al 2024 confermano che siamo sulla strada giusta. Sono stati anni di confronto e di collaborazione tra enti e diverse realtà del territorio e sono orgoglioso di poter dire che molti percorsi sono già stati messi a terra, che molti altri sono in fase di realizzazione e che sicuramente i prossimi mesi porteranno ancora novità».

«Il 2023 – spiega Christophe Sanchez, amministratore delegato di VisitBergamo - ha registrato il notevole aumento di turisti stranieri, sia nella città che nella provincia, indicando chiaramente che l’evento temporaneo di Capitale della cultura non è stato l’unico impulso di successo turistico dell’anno. Nonostante il marchio Bergamo abbia goduto di una visibilità considerevole, è plausibile supporre che all’estero non sia stato strettamente legato all’evento nazionale di Capitale della cultura. Per consolidare ulteriormente il nostro brand e orientarci già verso il 2024, VisitBergamo ha avviato, sin da settembre, una intensa campagna concentrata sul territorio, con particolare attenzione alle zone montane. I risultati ottenuti sono stati estremamente positivi, registrando record assoluti nel segmento montano durante il bimestre dicembre 2023 - gennaio 2024. Ma il trend di aumento positivo del 2024 si registra su tutta la provincia. Le previsioni di prenotazioni per i prossimi mesi mostrano ancora segnali positivi, indicando che l’attrattività di Bergamo non è stata influenzata solamente dall’effetto Capitale. L’obiettivo primario di VisitBergamo è, pertanto, rendere strutturale questo aumento, fornendo all’imprenditoria turistica una base solida su cui investire per mantenere standard elevati di servizio e qualità turistica nel territorio».

VisitBergamo compie 9 anni

Osservando le tendenze di lungo periodo precedenti allo scoppio della pandemia, si nota una crescita costante degli arrivi, che tra il 2007 e il 2019 sono aumentati del 92,9%. Se si effettua un confronto tra il 2007 e il 2023 (con un dato proveniente da analisi consolidate e per questo leggermente diverso e lievemente sottostimato), si nota che l’aumento degli arrivi tocca quota 132%, mentre le presenze aumentano del 121%. Il confronto con il 2014 invece vede un aumento degli arrivi del 109% e delle presenze del 121%. Il trend di crescita, evidenzia il Comune, prende avvio infatti nel 2015, l’anno in cui Bergamo rinnova i propri strumenti di promozione del territorio e TurismoBergamo evolve in VisitBergamo. Il 2023 non solo riporta i dati ai livelli 2019, ma li supera: gli arrivi passano dai quasi 239mila del 2014 a quasi a mezzo milione dello scorso anno, da 446mila le presenze in città schizzano a un milione nel 2023, una percentuale ben superiore al 100% di presenze in più rispetto al 2014. Tutti questi dati saranno disponibili tra qualche giorno sulla piattaforma www.bergamoinchiaro.it.

«VisitBergamo nasce nel 2015 – ricorda il Sindaco di Bergamo Giorgio Gori - con il claim “Un Capolavoro Italiano – La meraviglia a un passo da Expo”. Il tentativo era chiaro: sfruttare l’occasione dell’Expo milanese e guadagnare credito e reputazione in termini di visibilità e flussi di visitatori, sfruttando meglio la presenza dell’aeroporto di Orio, porta del Nord Italia per tante persone che provengono da tutta Europa. La chiave del successo, secondo me, stava non solo nel nuovo marchio, ma soprattutto nel nuovo stile di comunicazione, proiettato da subito verso una comunicazione digitale più marcatamente internazionale. Ma soprattutto nella volontà dei soci, Comune, Provincia e Camera di Commercio, di voler lavorare insieme, con l’obiettivo di aggiungere un asset economico importante al nostro territorio». Da subito cade la separazione tra città e provincia, con il capoluogo a diventare l’attrattore per il territorio, ma soprattutto Bergamo guarda oltre il proprio territorio provinciale e si ripensa come base per un bacino che spazia su quasi tutto il nord Italia.

La prima operazione visibile da tutti i cittadini è la creazione di un nuovo sito, www.visitbergamo.net, alimentato dagli operatori e dai territori, ma con una redazione centrale operativa real time in 5 diverse lingue: il portale passa così da 1.500 utenti unici al giorno a oltre 6.000 utenti unici giornalieri. Il potenziamento dei profili sui social media è decisivo per il successo della comunicazione turistica del territorio bergamasco. I risultati sono evidenti: la pagina Facebook passa dai 6.500 follower del 2015 agli oltre 230.000 odierni; Instagram da 5.000 follower a oltre 70.500, il tutto grazie a campagne specifiche e alla redazione di post giornalieri mirati.

Campagne mirate e infopoint

«Quello che ha davvero fatto conoscere Bergamo come brand e destinazione – continua Gori – è il continuo investire in campagne mirate sulle destinazioni collegate (prevalentemente digitali, ma anche rafforzate in alcuni casi da affissioni, spot radio e tv), basate sull’analisi dei mercati più interessanti per il territorio. Pensiamo anche a quanto si è lavorato sui press tour sul nostro territorio: i principali media internazionali di viaggi hanno tutti parlato di Bergamo in questi anni (penso al New York Times, ma anche al Telegraph, al Times, a Le Monde, alla Bild e tanto tanto altro ancora), ma lo hanno fatto anche decine di blogger che hanno condiviso articoli e immagini sui social della nostra città e del nostro territorio».

Tra le tante attività realizzate in questi 9 anni, c’è anche la messa in rete degli infopoint turistici cittadini con quello aeroportuale e tutti gli altri presenti nella provincia, con un ampliamento degli orari di apertura e dei servizi erogati (tra cui la vendita di merchandising e di esperienze turistiche sul territorio, quest’ultima attività resa possibile dalla trasformazione di Visit Bergamo in «agenzia incoming», che quindi può vendere direttamente le esperienze che gli operatori del territorio offrono).

Infine, la costruzione del Tourist Data Hub, che grazie al supporto scientifico di InTwig è lo strumento di analisi di dati dei flussi turistici sul territorio, un aspetto fondamentale della promozione del territorio perché consente di guidare – grazie proprio al conforto dei dati - la scelta dei mercati su cui promuovere il brand della città, costruendo studi approfonditi sulla profilazione dei target/persona da intercettare per permettere l’allungamento delle presenze sul territorio.

I dati definitivi 2023

VisitBergamo e Provincia di Bergamo rendono pubblici i dati definitivi 2023 per quel che riguarda il turismo a Bergamo e provincia: l’anno scorso è stato il miglior anno per i flussi di visitatori della storia del territorio orobico, ben oltre i livelli straordinari raggiunti nel 2019. Durante l’arco dell’anno passato sono stati ben 1.392.067 gli arrivi sul territorio di Bergamo, 2.872.202 le presenze. Numeri record, che staccano rispettivamente di circa 150mila e quasi mezzo milione i picchi raggiunti nel 2019, anno pre-pandemia.

A influire su un trend che stava già risalendo dopo il crollo del 2020 è stato anche l’anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, che ha riversato sul capoluogo flussi turistici mai registrati prima e che ha consentito di conseguire - considerando anche il numero di escursionisti, ovvero i turisti che ripartono dopo qualche ora di visita - lo straordinario risultato di 11.6 milioni di visitatori a Bergamo e Brescia.

Turisti dall’estero

È il flusso dei turisti stranieri a fare da protagonista: dopo aver nettamente superato sia per arrivi che per presenze i valori del 2020 e del 2021, il trend continua a crescere e si registra un deciso miglioramento anche in comparazione con il 2019. A livello provinciale e per la prima volta negli ultimi quattro anni il numero di turisti stranieri ha superato quello dei turisti italiani: 50,4% di presenze straniere contro le 49.6% di presenze italiane. Si registra inoltre il ritorno del turista intercontinentale con interessanti presenze da Usa, Giappone e Cina.

Tra le top 8 delle nazionalità che arrivano in Provincia spiccano Germania, Polonia e Francia. Tutte le principali provenienze del turismo verso Bergamo sono in netto aumento rispetto allo scorso anno, a conferma del potenziale del turismo straniero.

«Nel 2023 la nostra città ha saputo capitalizzare l’opportunità di Bergamo Brescia 2023, non solo centrando l’obiettivo del +20% di presenze turistiche che ci eravamo prefissati, ma anche superando ampiamente questa quota, con un +30% che segna un dato storico per il capoluogo. I dati ci dicono che Bergamo è sempre di più una meta turistica internazionale: ne è prova il fatto che il 76% delle presenze turistiche di quest’anno siano state straniere, il 74% degli arrivi verso la città», commenta Aldo Cristadoro dell’agenzia di rilevazione dati Intwig.

Per quanto riguarda le richieste relative al valore economico possiamo stimare che in media un turista spenda 119 euro a testa (fonte Banca d’Italia). Si ipotizza quindi che i 2,5 milioni presenze registrati finora generino circa 300milioni di euro (circa 52milioni in più rispetto allo scorso anno). A questi si aggiungono le ricadute sul territorio generate dal fenomeno degli escursionisti, con un indotto, però, difficilmente stimabile con precisione.

Le zone della provincia

Per quanto riguarda le zone della provincia, si nota come quasi tutte abbiano superato i livelli del 2019 sia per arrivi che per presenze. In particolare, l’Alto Sebino (+37% di arrivi rispetto al 2019) e la Val Brembana (+64,5% rispetto al 2019) hanno fatto registrare dei numeri da record, superando di gran lunga i valori del 2019.

L’Isola (-21% di arrivi rispetto al 2019) e la Pianura (-16% di arrivi rispetto al 2019), invece, sono le uniche zone in calo, sia per arrivi che per presenze, rispetto al periodo precedente alla pandemia. Questo dato può essere causa diretta della pandemia stessa: quelle zone erano frequentate principalmente da persone che viaggiavano per lavoro e molto meno per motivazioni ricreative o culturali. Il fatto che la modalità di incontro sia cambiata con la pandemia - le riunioni in presenza sono infatti spesso sostituite da quelle virtuali - può aver inciso sul minor numero di arrivi e di presenze in quelle zone.

I dati della città di Bergamo del 2023 fanno segnare un record storico, spinti dalle iniziative legate all’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura: gli arrivi hanno raggiunto quota 512.019 (+39% sul 2022 e + 23,4% sul 2019), le presenze registrate invece arrivano a 1.020.724 (+39% sul 2022 e + 29% sul 2019).

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