Truffe di Natale via sms: «Ritira il tuo pacco», ma ti clonano la carta

È rispuntato il «vecchio» sistema di messaggi. Sono meno controllabili delle app. Anche finte offerte. E l’invito: «Aggiorna i tuoi dati o ti sospendiamo il conto».

«Il tuo pacco è stato trattenuto presso il nostro centro di spedizione. Si prega di seguire le istruzioni qui». Segue il link a quello che potrebbe anche sembrare il sito di un corriere espresso: «Ips» (in realtà inesistente). E che infatti, soltanto a guardare la «stringa» del browser, dovrebbe destare perlomeno qualche dubbio. Si tratta di una truffa che sta spopolando a Bergamo e provincia e che, in vista delle festività natalizie, potrebbe indurre tanti cittadini a cadere nel tranello.

Del resto, chi non aspetta – o aspetterà nelle prossime settimane – un pacco, ordinato sui siti del commercio digitale? E quante volte capita che il corriere (vero), non trovandoci a casa, lasci il pacco in deposito? Su questo fanno leva i truffatori. Che – ed è la novità – utilizzano l’ormai vetusto metodo di invio degli sms. Proprio così: i messaggini, quel sistema che per primo portò il testo scritto sui telefoni mobili, ormai oltre vent’anni fa, quando iniziarono a diffondersi i primi cellulari. Oggi gli sms sono poco utilizzati, sostituiti dalle più funzionali applicazioni come Whatsapp, Messenger e Telegram. Che, a differenza dei primi, non sono un sistema integrato al cellulare bensì app terze, dotate di una maggiore sicurezza e più filtri: insomma, un messaggio inviato via Whatsapp oggi può apparire molto più rapidamente anomalo rispetto ai classici sms. Usati, questi ultimi, per ricevere codici di sicurezza o report dell’utilizzo delle carte di credito, ma anche messaggini pubblicitari o avvisi che il telefono di chi avevamo cercato non è più occupato: questo appunto perché è un sistema strettamente collegato al proprio numero di telefono.

I «truffatori delle feste» usano proprio gli sms per inviare messaggi che nascondono per l’appunto un inganno. Nel caso del «pacco in sospeso», infatti, si viene rimandati a un sito del tutto simile a quello dei più noti corrieri internazionali, dove viene chiesto di confermare la ricezione del messaggio e la propria localizzazione (che avviene in automatico grazie al sistema Gps integrato nello smartphone). Poi viene fornito un farlocco «codice di rintracciamento» (che nella realtà sarebbe semmai di tracciamento) e – ecco la truffa – viene chiesto di pagare «solo» due euro al corriere quale disturbo per dover trattenere il pacco.

Il furto dei dati

Ma pagare come? Con la carta di credito, ovviamente. A quel punto, inseriti tutti i dati, i malviventi entrano in possesso del numero e dei codici della nostra carta, potendone così disporre a loro piacimento. Certo, la tecnologia gioca a favore del consumatore visto che, ormai, per gli acquisti più consistenti viene chiesta una seconda conferma, non (più) via sms ma tramite l’app della stessa carta di credito. L’invito della polizia postale è dunque quello di non cliccare assolutamente sul link sospetto e di cancellare l’sms, che viene sempre inviato da numeri di cellulare casuali e non contattabili. Un’altra tecnica truffaldina diffusa di recente consiste nell’invio di un sms per conto di un istituto bancario realmente esistente (ma che ovviamente non solo non c’entra nulla con il messaggino, ma è semmai a sua volta vittima del raggiro) e con questo contenuto: «Gentile cliente, stiamo per sospendere il suo servizio online è (testusale, ndr) le sue carte di pagamento per mancato aggiornamento di sicurezza, per evitare la sospensione...», segue il solito link a un sito del tutto differente da quello di qualsiasi banca.

E il monito: «Il mancato aggiornamento porterà la sospensione dei suoi servizi, cordiali saluti», con il nome della banca. Qualche sospetto potrebbe sorgere qualora il destinatario non fosse cliente della banca citata.

Va anche detto che nessuna banca avvisa i clienti con questa modalità. E, ancora, sempre in tema di feste natalizie, via sms stanno arrivando anche tante fantomatiche promozioni. Questa la più diffusa: «Amazon sta crescendo del 49% nel 2021! Investi 200€ e guadagna uno stipendio extra! Rispondi SI per scoprire di più». Ovviamente Amazon non c’entra nulla. Anche in questo caso è bene cancellare il messaggino appena lo si riceve. Più che uno stipendio in più, infatti, la truffa potrebbe costarci qualche stipendio in meno.

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