Trenord, nuovi aumenti. Ticket Atb verso 1,6 euro

TRASPORTI. Via libera della Regione: da settembre più 4% per i treni. Il Bergamo-Milano passa a 6 euro. Per i bus previsti rincari del 4,8%.

Di puntuale ci sono soprattutto gli aumenti. Causati dall’adeguamento all’inflazione, d’accordo. Abbastanza contenuti, va detto, ma comunque sempre di aumenti si tratta, e di questi tempi anche i centesimi hanno il loro peso. Alla fine, per farla breve, se a settembre 2021 bastavano 5,6 euro per arrivare a Milano con un biglietto di corsa semplice, 2 anni dopo ne serviranno 6. Tondi tondi. Dal 1° settembre scattano gli aumenti del trasporto pubblico locale, il che vuol dire che la partita riguarda anche la gomma e non solo il ferro.

«Obiettivi non tutti raggiunti»

Cominciamo dalle cose certe, ovvero dal via libera arrivato ieri dalla Giunta regionale all’adeguamento delle tariffe che prende le mosse dal dato Istat, come recita la delibera: «Per il periodo intercorrente tra aprile 2022 e aprile 2023 la variazione del costo della vita per le famiglie di operai e impiegati senza tabacchi è pari al 7,93%, mentre la variazione dello stesso indice per il settore trasporti è pari al 4,89% risultando quindi la media Istat prevista dal regolamento pari al 6,41%». Ora, premesso che all’aumento del costo della vita non è corrisposta uguale attenzione ai salari e che quindi tutto grava sulle spalle delle famiglie e considerando altresì che «le analisi dei dati di monitoraggio e della customer satisfaction hanno evidenziato risultati che hanno determinato una riduzione della media Istat in quanto non sono stati raggiunti tutti i valori obiettivo, sia nel caso dei servizi ferroviari che del trasporto pubblico locale» la quota dell’adeguamento tariffario «risulta rispettivamente del 4,01% per le tariffe Stil (in sostanza tutta la Lombardia escluse Milano e Brianza, ndr) del vettore ferroviario e del 4,81 per le altre tariffe del Tpl». La delibera demanda agli enti regolatori (Agenzie per il Tpl, Comuni regolatori, enti per la navigazione) «gli adeguamenti tariffari dei titoli di competenza».

Tutti gli aumenti previsti

Allegata alla delibera approvata dalla Giunta su proposta dell’assessore ai Trasporti Franco Lucente (che in diverse occasioni aveva definito praticamente inevitabili gli aumenti anche se – attenzione – qui siamo ancora e soltanto all’adeguamento Istat) c’è una serie di tabelle che rappresentano la situazione di Trenord a far data dal 1° settembre. Se prendiamo in esame la fascia chilometrica tra i 50 e i 60 km (una Bergamo-Milano via Pioltello, la Carnate è in quella immediatamente precedente) il biglietto ordinario passa da 5,8 euro a 6. Nel 2021 se ne pagavano 5,6. In sostanza il biglietto è cresciuto di 20 centesimi l’anno. L’abbonamento settimanale sale invece di un euro, da 26,5 a 27,5, mentre quello mensile di 4, da 93 a 97. L’annuale, infine, aumenta di 35 euro, passando dagli attuali 892 ai futuri 927 euro. Ritocchi anche per i biglietti «Io viaggio ovunque» che consentono di utilizzare qualsiasi mezzo (treno, metropolitana, tra, autobus urbani ed extraurbani): sulla rete provinciale l’aumento è di 4 euro, da 89 a 93 (l’anno scorso era stato della metà, da 87 a 89). Su quella regionale il giornaliero passa da 18,5 a 17,5, il settimanale da 44 a 46,5, il mensile da 110 a 116 e l’annuale da 1.059 a 1.100. «L’adeguamento annuale è un atto dovuto che ci impone il regolamento. A maggior ragione, l’impegno di Regione Lombardia deve essere sempre più mirato a fornire un servizio efficiente, puntuale e rispondente alle esigenze dei viaggiatori» commenta Lucente. «L’incremento potrà essere compreso grazie anche un Tpl su ferro e gomma moderno e tecnologicamente innovativo».

«L’adeguamento annuale è un atto dovuto che ci impone il regolamento. L’impegno di Regione Lombardia deve essere sempre più mirato a fornire un servizio efficiente e puntuale»

Capitolo autobus: in settimana è in agenda un primo incontro del Cda dell’Agenzia per il trasporto pubblico locale dove il pezzo forte sarà l’adeguamento dei titoli di viaggio. Da Palafrizzoni l’assessore Stefano Zenoni prende ovviamente tempo: «Dovremo confrontarci insieme a tutti i soggetti coinvolti, Provincia in primis». Ma la delibera regionale è abbastanza chiara e il tasso d’inflazione pure, quindi i margini di manovra non sembrano moltissimi: «Chiaramente cercheremo di proseguire nella strada già seguita le ultime volte». Ovvero far pesare gli aumenti più sui viaggiatori occasionali che non sugli abbonati: previsioni non se ne fanno, ma la corsa semplice che passa da 1,50 euro a 1,60 è molto più che un’ipotesi. Quasi una certezza. Puntuale, hai voglia.

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