Trasporto pubblico, giovedì previsti disagi per lo sciopero

LA PROTESTA. A Bergamo dalle 15,30 alle 19,30. Atb e Teb non garantiscono il servizio, in forma ridotta la linea 1.

Un giovedì di possibili disagi per chi si muove con i mezzi pubblici. È quanto potrà accadere giovedì 18 luglio per via dello sciopero dei lavoratori del trasporto pubblico locale. A proclamare l’astensione sono state le sigle Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt, Faisa, Cisal e Ugl Fna «contro il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale» degli autoferrotranvieri internavigatori, che in Bergamasca interessa un migliaio di lavoratori. Gli orari dell’astensione sono differenziati: in provincia di Bergamo lo sciopero sarà dalle 15,30 alle 19,30, mentre a livello regionale la mobilitazione sarà dalle 9 alle 13 per il personale di FerrovieNord, gestore delle linee che raggiungono Milano Bovisa e Milano Cadorna (Trenord non è interessata dallo sciopero).

Atb e Teb, possibili disagi

Atb e Teb hanno comunicato già nei giorni scorsi che «potrebbero verificarsi disagi sui servizi della rete». «Pertanto – specificano le aziende –, il servizio non sarà garantito dalle ore 15,30 fino alle ore 19,30. Limitatamente alla tratta Aeroporto-Stazione della linea 1 il servizio verrà svolto, seppur in forma ridotta, anche nella fascia dalle 15,30 alle 19,30». Il precedente sciopero di queste sigle, a settembre 2022, aveva visto un’adesione alta, toccando il 90% in Atb e il 35% in Teb. Per il servizio ferroviario regionale i disagi dovrebbero concentrarsi sulle linee che transitano dalle stazioni di Milano Bovisa e Milano Cadorna e la Brescia-Iseo-Edolo (binari che fanno capo a FerrovieNord) e su alcune linee «miste» che transitano sia sulla rete FerrovieNord sia sulla rete Rfi, cioè le linee suburbane S1, S2, S9, S12 e S13; saranno coinvolti anche i Malpensa Express, perciò Trenord ha previsto degli autobus sostitutivi.

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«Giusta retribuzione»

«Scioperiamo per garantire ai lavoratori una giusta retribuzione e migliori condizioni di lavoro, oltre che per garantire una sempre migliore qualità del servizio – scrivono i sindacati bergamaschi –. Senza risorse chi ne paga le conseguenze sono soprattutto i cittadini, che continueranno a essere penalizzati. Speriamo che il problema si risolva il prima possibile e che si trovi il giusto compromesso tra qualità del lavoro, efficienza del servizio offerto e risorse stanziate».

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