Trasporti: autobus pronti a ripartire. Studenti, il 70% entra alle 8 il resto alle 10

3,6 milioni tra corse in più e mancati ricavi.

Nell’attesa di (ri)dare per ora l’Agenzia per il trasporto pubblico locale prende: «Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto dallo Stato i contributi per i servizi aggiuntivi fatti nel primo semestre, circa 2,6 milioni, ai quali va aggiunto un milione per i mancati ricavi» spiega il direttore Emilio Grassi.

Per il resto anche il Tpl è atteso dagli esami di settembre «dove ci presenteremo con un’offerta simile a quella dell’ultima parte del passato anno scolastico» conferma Grassi. «Il dettaglio degli orari è in via di definizione da parte delle singole aziende che nelle scorse settimane si sono confrontati con i poli scolastici per avere i numeri esatti degli studenti».

Un tavolo in Prefettura

Nei primi giorni di settembre è atteso il canonico tavolo in Prefettura per fare il punto della ripartenza: «Confermo quanto anticipato nelle scorse settimane: due terzi di studenti entreranno alle 8 e la rimanente parte alle 10 . Nell’incontro ci confronteremo per vedere se c’è ancora qualche situazione da risolvere: chiaramente le prime settimane saranno, come dire, di rodaggio e da parte nostra siamo pronti agli aggiustamenti necessari in parallelo ai cambiamenti dell’orario scolastico».

L’intenzione di far entrare «il 65-70% degli studenti» alle 8 è motivato da due fattori : «Alleggerire il secondo turno ed evitare che molti studenti restino in giro per delle ore: l’ingresso a scuola alle 10 spesso ha presentato dei problemi sull’offerta del servizio. Dal confronto con i singoli istituti abbiamo cercato di pensare un servizio più su misura».

Ancora corse aggiuntive

I dati sono quelli noti, o meglio auspicati: «Il 100% degli studenti in presenza e l’80% di capienza dei mezzi» . Quella indicata sulla carta di circolazione, di norma superiore a quella effettivamente applicata a bordo, il che lascia qualche ulteriore margine d’azione.

Saranno 50-60 gli autobus aggiuntivi presi a noleggio da compagnie private per rinforzare il servizio nelle fasce di punta e sulle tratte più frequentate . In numeri, le corse sulle tratte extraurbane nel momento di massimo afflusso di studenti saranno più di 2.800, quelle urbane intorno a 1.300. Rispetto alla situazione di settembre 2019, quindi in epoca pre-Covid, l’aumento è rispettivamente del 40 e del 30%. «Stiamo impostando il servizio sulla massima offerta disponibile, poi ci aggiusteremo in corsa, giorno per giorno».

Il nodo del green pass

Capitolo green pass, la grande nebulosa: « Stiamo aspettando eventuali indicazioni dal ministero che mi pare per il momento non ci siano » commenta Grassi. Il che vale sia per i passeggeri che per il personale. Nel primo caso è di tutta evidenza che un controllo della documentazione renderebbe impraticabile il servizio allungando a dismisura il tempo di sosta alle fermate.

Per quanto riguarda invece il personale «credo che la discussione sia ancora aperta. Sicuramente ci sono già delle misure di protezione a bordo per mantenere la cabina di guida a una certa distanza dai passeggeri e continueremo ad applicarle con ancora più attenzione».

Proprio martedì il ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha definito «complesso» il tema del green pass , confermando come la discussione sul tema sia tuttora in corso. E probabilmente lo sarà ancora per le prossime settimane. «Più acceleriamo sulla campagna vaccinale più mettiamo in sicurezza tutto il Paese. Naturalmente gli operatori che sono in contatto con il pubblico dovrebbero essere i primi ad essere più protetti» la sollecitazione di Giovannini.

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