Tram, e-Brt, treno per Orio e raddoppio Bergamo-Ponte: come cambierà il trasporto pubblico

NUOVI ORIZZONTI. I nuovi servizi andranno integrati con la rete di trasporti pubblici esistenti. Biffi: «Si lavora anche sulla sostenibilità economica».

Con la spinta del Pnrr, ma non solo, in Bergamasca stanno nascendo nuove infrastrutture che cambieranno il volto del trasporto pubblico locale, almeno in alcune zone. E scrivere, con il Programma di bacino, il futuro degli spostamenti con i mezzi pubblici significa confrontarsi con queste importanti novità, anche valutando un r idisegno dei servizi esistenti.

L’impostazione di massima, spiegano dall’Agenzia, sarà «sfoltire» le linee di autobus che andranno in sovrapposizione ai nuovi servizi, e al tempo stesso creare collegamenti verso di essi, in modo che siano utilizzabili da un bacino il più possibile ampio di utenti.

La Teb 2 e e-Brt Bergamo-Dalmine

Esempio: in vista del tram sulla T2 Villa d’Almè-Bergamo – frequenza prevista di 5 minuti nelle ore di punta e di 15 in quelle di morbida – i ragionamenti preliminari si focalizzano sull’attestare alla linea tranviaria i servizi dalle valli Brembana e Imagna (pensando anche come gestire gli orari di massimo afflusso), ma anche su un riesame delle linee 7, 9 e 10 urbane, che gravitano nell’area interessata. «Ragionamenti preliminari» nel senso che, per questa come per le altre opere, si tratta di impostazioni di partenza, su cui si entrerà nel merito nei prossimi mesi.

C’è poi l’ e- Brt Bergamo-Dalmine-Verdellino , con corse attese ogni dieci minuti nelle ore di punta, ogni quarto d’ora nelle altre fasce. Qui dovrebbero convergere le corse che arrivano da Trezzo e Canonica, con revisione anche delle altre linee extraurbane dell’area, ma anche delle urbane 5 e C, che potranno essere integrate con linee di adduzione a servizio dei Comuni interessati. «L’obiettivo è in ogni caso che, laddove si creerà una rottura di carico, cioè la necessità di cambiare mezzo, non si vadano ad allungare i tempi complessivi di percorrenza», spiega la presidente dell’Agenzia, Angela Ceresoli.

Al lavoro sui fondi e costi di gestione

A monte c’è il tema dei costi di gestione dei nuovi servizi: «Si sta lavorando sull’aspetto della sostenibilità», conferma il consigliere delegato ai trasporti di Via Tasso, Simone Biffi. Se infatti per l’e-Brt le aspettative sono di un «impatto economico netto neutro o fors’anche positivo», considerata la superiore velocità rispetto ai servizi esistenti e la presunta maggiore attrattività, per la tranvia, proprio per la tipologia di infrastruttura e il tipo di manutenzioni che richiede, il discorso è «più complesso», si evidenzia negli indirizzi per l’aggiornamento del programma di bacino. Tra i temi sul tavolo c’è la separazione tra i costi di gestione del servizio e quelli dell’infrastruttura. «Stiamo ragionando con gli enti – spiegano dall’Agenzia – per un quadro completo, con tutti i numeri, bisognerà comunque attendere il completamento del piano di bacino».

Treno Per Orio e raddoppio Bergamo-Ponte

Tornando a nuove infrastrutture e ridisegno dei servizi, per quanto riguarda il treno per Orio i ragionamenti riguarderanno la linea 1 urbana verso l’aeroporto, anche in base anche alle frequenze effettive del collegamento in treno.

Il raddoppio ferroviario Bergamo-Pont e richiederà invece, prima del ridisegno della rete di trasporto pubblico, la creazione di un polo di interscambio alla stazione della cittadina dell’Isola, tema su cui si stanno muovendo Comune e Provincia.

Questo l’orizzonte al 2026. Più avanti nel tempo, gli scenari toccano anche Porta sud, il raddoppio Bergamo-Montello e gli eventuali prolungamenti delle linee tranviarie T1 e T2.

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