Cronaca / Bergamo Città
Sabato 01 Dicembre 2018
Tornelli in stazione a Bergamo
Il sottopasso stoppa i progetti di Rfi
Le barriere bloccherebbero il collegamento con via Gavazzeni per chi non deve prendere il treno. Le Ferrovie: «Non abbiamo una soluzione al momento»
I conti non tornano, i tornelli nemmeno. Rfi ha (più volte) annunciato un piano nazionale per installare sistemi di accesso in 620 stazioni italiane, 90 in Lombardia: nella nostra provincia sarebbero interessate quella di Bergamo, le due di Treviglio, Verdello, Ponte San Pietro, Terno d’Isola e Romano di Lombardia. Tutte dovrebbero essere dotate da qui al 2026 di sistemi che consentono l’accesso solo a chi è in possesso di un titolo valido, quello cioè che dà diritto all’ingresso in stazione, biglietto o abbonamento che sia. Ma qui cominciano i problemi.
Varchi controllati sono già presenti a Milano Centrale e Roma Termini dove, come primo risultato, si sarebbe registrato un calo dei furti rispettivamente del 35 e 66%, secondo dati Rfi: ma non si tratta di tornelli, bensì di passaggi obbligati alla presenza di personale delle Ferrovie che verifica il possesso del biglietto. I tornelli in sé e per sé si aprono invece solo introducendo un titolo di viaggio elettronico, e già qui la situazione si complica, considerato che i biglietti hanno le più disparate fattezze: in realtà tutto si potrebbe risolvere con gli ultimi modelli che leggono anche i QR code, nell’attesa del biglietto elettronico che verrà. Se verrà.
Archiviata la questione tecnologica rimane quella logistica, decisamente più complessa, soprattutto a Bergamo, di gran lunga l’intervento più atteso, necessario e delicato. I problemi qui sono due: lo sviluppo del fabbricato della stazione e il sottopasso che conduce in via Gavazzeni. E in ordine di difficoltà il secondo balza nettamente in testa, come conferma la stessa Rfi: «Non abbiamo una soluzione al momento: per queste situazioni promiscue è necessario un confronto con i comuni interessati, valutando caso per caso. Il problema sicuramente esiste».
E non riguarda solo Bergamo, ma anche la vicina Brescia o Milano Porta Garibaldi, per fare un altro paio di esempi: dove, cioè, il sottopasso porta ai binari ma raccorda altresì due parti della città. E a Bergamo sappiamo bene quanto abbiamo dovuto aspettare per raggiungere la zona di via Gavazzeni dalla stazione senza dover fare il periplo dell’isolato.
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