Terze dosi, ora si accelera: i prenotati sono 24.803

Dal 20 ottobre a venerdì 29 fatte 14.000 inoculazioni, nel mese precedente solo 9.500. Da dicembre si potrebbe aprire alle fasce giovani.

Il passo ora inizia a essere spedito. È fondamentale che sia così, ed è fondamentale – soprattutto – che questo sprint corra più veloce del virus. Dopo l’avvio a rilento, le terze dosi stanno ingranando in Bergamasca: a metà pomeriggio di venerdì 29 ottobre, il «contatore» del nuovo giro di immunizzazioni è arrivato a 23.736 somministrazioni. Nel bilancio tracciato dall’assessorato regionale al Welfare sono incluse le diverse platee che dal 20 settembre hanno accesso alla dose aggiuntiva: e cioè gli immunocompromessi, poi gli over 80 e gli operatori sanitari, e da mercoledì anche gli over 60 e le persone «con elevata fragilità». È salito invece a 24.803, sempre secondo il report dell’assessorato al Welfare, il dato sui bergamaschi che si sono prenotati, includendo anche coloro che nel frattempo hanno già ricevuto la somministrazione: in sostanza, c’è già un migliaio di altri appuntamenti già fissati.

La corsa s’è fatta più intensa negli ultimi giorni, appunto: tra il 20 ottobre e ieri (il dato di ieri rendiconta però solo le attività sino al primo pomeriggio) in Bergamasca sono state inoculate circa 14 mila dosi (1.400 al giorno), in tutto il mese precedente ne erano state fatte invece solo 9.500 circa. Anche sulle prenotazioni, è adesso che si prova a mettere il turbo: tra mercoledì e giovedì, i primi due giorni «pieni» di partenza degli over 60 e dei «fragili», le adesioni sono state 6.620 (in questo dato però sono incluse anche le altre platee aventi diritto) . Un balzo importante, ma che ha anche un’altra considerazione di fondo: dato che per effettuare la dose «booster» è necessario aver ricevuto la seconda dose da almeno 180 giorni (6 mesi), la tendenza sembra essere quella di prenotare mano a mano che si avvicina la «scadenza», dunque senza fissare appuntamenti troppo in là; oggi, peraltro, può prenotare solo chi ha completato il ciclo «primario» (prima+seconda dose, o dose unica in casi particolari) entro il 31 maggio.

Le circa 24mila terze dosi orobiche vanno calibrate su una platea composita e in fin dei conti decisamente ampia: vanno infatti calcolati circa 18mila immunocompromessi, 24mila operatori sanitari, 6mila ospiti delle Rsa, 66mila over 80 immunizzati da circa 6 mesi e ora anche gli over 60, che sono complessivamente oltre 200mila ma – sempre per il discorso dei 180 giorni – solo 74mila hanno completato il ciclo primario entro l’ultimo scorcio di maggio. La Regione sta tra l’altro ragionando sui prossimi step: la sensazione generale è che si possa andare verso un’apertura molto ampia anche alle fasce giovani, probabilmente da dicembre in poi. Il discorso è ovviamente teorico e ipotetico, molto dipenderà dall’andamento della campagna e dell’epidemia. Senza dimenticare che a breve è atteso pure l’ok dell’Ema, l’Agenzia regolatoria europea, sull’approvazione del vaccino Pfizer anche per i bambini tra i 5 e gli 11 anni. Insomma: la maratona dell’immunizzazione è ancora lunga.

«Importante aderire»

Per Guido Marinoni, presidente dell’Ordine dei medici di Bergamo, le terze dosi «stanno crescendo, ed è importante che sia così». «Non ci sono particolari problemi, i vaccini ci sono e l’organizzazione è buona: tra prenotazione e appuntamento, il tempo è breve – rimarca Marinoni –. I sei mesi di distanza fra seconda e terza dose magari frenano ancora un po’ i sessantenni, considerando che molti hanno completato il ciclo vaccinale da maggio in poi». L’importanza del richiamo è decisiva, specie in questo periodo: «È molto importante fare la terza dose, visto che i dati a livello nazionale indicano un lieve rialzo della circolazione virale – conclude –. L’emergenza non è ancora finita, l’attenzione va tenuta alta».

Green pass prorogati

Tra l’altro, il governo ha chiarito le modifiche al Green pass legate alla terza dose. Come spiegato nelle «Faq» ora aggiornate, «le nuove certificazioni per “terza dose” vengono emesse il giorno successivo alla vaccinazione e hanno validità per 12 mesi dalla data della somministrazione della dose aggiuntiva al ciclo completato (terza dose per ciclo a due dosi, seconda dose in caso di ciclo completato con dose singola)». I nuovi Green pass, prosegue il governo, vengono emessi specificando il numero totale di dosi ricevute e il numero di dosi previste per il ciclo vaccinale «primario». Tradotto: si tratta di una precisazione per esempio per chi per esempio aveva ricevuto una sola dose, o perché immunizzato con Johnson & Johnson o perché aveva ricevuto una sola iniezione in quanto guarito recentemente dal Covid. I Green pass con la terza dose hanno iniziato a essere rilasciati dai primi di ottobre.

L’antinfluenzale

Per gli over 65 è stata aperta da giovedì la possibilità di prenotare negli hub anche il vaccino antinfluenzale, sull’apposita piattaforma lanciata dalla Regione, con appuntamenti che sostanzialmente partono dall’11 novembre. Gli over 65, però, possono già ricevere la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale insieme alla terza dose dell’anti-Covid. Prosegue il lavoro organizzativo della campagna antinfluenzale più di carattere territoriale, quella che fa capo ai medici di famiglia: dovrebbe essere ormai ultimato il confronto tra la Regione e i medici di medicina generale per l’utilizzo del nuovo software in cui inserire i dati dei pazienti che ricevono appunto l’antinfluenzale.

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