Telefonini muti, «problema sicurezza per la montagna»

LA MAPPA. Dalle alti valli ai laghi, abbiamo ricostruito la situazione della copertura mobile, spesso disastrosa.

La sensazione è quella di avere tutto il mondo in tasca. Basta un clic sullo smartphone per azzerare distanze e abbattere barriere. Eppure, mentre in città si naviga alla «velocità della luce», si lavora da remoto con lo smartworking e si chatta e videochiama con contatti dall’altra parte del mondo, ci sono posti in cui telefonare, mandare un messaggio o navigare su Internet è impossibile. Con gravi rischi anche per la sicurezza pubblica. Succede nelle aree interne e montane d’Italia, anche nella Bergamasca, soprattutto nelle alte Valli. Un problema per residenti, escursionisti e villeggianti. Oltre al fattore sicurezza, assicura chi vive la montagna 365 giorni l’anno, «senza un minimo di connessione si favoriscono spopolamento e desertificazione commerciale e i nostri territori perdono d’attrattività». Il tema delle aree dove la telefonia mobile è senza segnale è al centro dell’impegno dell’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli Enti montani, che ha avviato la mappatura delle zone dove il telefono non prende, evidenziando il problema a istituzioni e compagnie telefoniche.

Mozione in consiglio regionale per garantire la copertura

Il Consiglio regionale lombardo, lo scorso febbraio, ha approvato su proposta di Forza Italia la mozione per garantire la copertura della telefonia mobile, almeno per le emergenze, in tutta la Lombardia. «Un divario tra le zone urbane e quelle montane/rurali che deve essere assolutamente colmato – spiega il consigliere bergamasco Jonathan Lobati, primo firmatario della mozione –. Tra le problematiche principali dell’assenza di segnale telefonico in certe zone di montagna ci sono gli interventi del Soccorso alpino, anche alla luce del crescente numero di escursionisti sulle nostre vette. Ma anche gli incidenti stradali, se avvengono in zone di alta valle con scarso segnale, diventano complicati da gestire. In tal senso è quindi fondamentale che venga garantita ovunque la copertura del numero Unico emergenze 112».

Con l’aiuto dei sindaci, abbiamo cercato di fornire una mappa, senz’altro non esauriente, della situazione nella Bergamasca.

Valle Brembana

Nella Bergamasca uno dei territori con il maggior numero di segnalazioni circa la telefonia mobile assente o comunque scarsa è l’Alta Valle Brembana. Un esempio è quello di Mezzoldo, dove nel 2023 un’escursionista è morta dopo aver tentato invano di chiamare i soccorsi per una caduta avvenuto in montagna, in un’area senza segnale.

Valle Imagna

Anche dall’Alta Valle Imagna giungono segnalazioni di disservizi, in particolare a Fuipiano.

Senza copertura è impensabile garantire la sicurezza in una rete di oltre 100 sentieri

«Registriamo copertura debole in contrada Arnosto (sede del Comune), Galzaniga e Cà de la Cà, inesistente in zona mercato (piazza Europa), Tre Faggi, acquedotto, Creste e Pralongone e instabile in piazza don Moretti (chiesa), pizzeria Resegone, zona isola ecologica e San Giovanni Battista, per fare degli esempi - spiega il sindaco Luigi Elena -. Le terre alte, ossia i Comuni montani, non sono e non devono diventare dei non-luoghi, ma veri luoghi di spazi di vita per le comunità. Le Regioni, le Province e i capoluoghi di Provincia si devono fare responsabili di politiche del sostegno da garanti a tutte le attività rurali che ruotano intorno al proprio ambito geografico. Per il turismo di cui vive Fuipiano la telefonia mobile è un punto di forza, senza copertura è impensabile garantire la sicurezza in una rete di oltre 100 sentieri».

Recentemente, tramite la deputata bergamasca Rebecca Frassini (Lega), i Comuni della Valle hanno avuto un incontro con gli operatori di telefonia per fare il punto della situazione.

Valle Seriana

Segnalazioni di aree scoperte anche in Valle Seriana, come conferma il presidente della Comunità montana, Giampiero Calegari: «Il problema è serio, se vogliamo che alcune persone possano lavorare da casa, o magari trasferirsi dalla città ai nostri paesi, dobbiamo garantire loro un servizio di collegamenti super efficiente - spiega -. Le segnalazioni sono a macchia di leopardo. Riguardano l’Alta Valle, ma anche a Gorno ci sono aree con il segnale molto debole. Case sparse, rifugi e baite scoperte e ciò è grave in caso di richiesta di soccorsi». Una buona notizia arriva da Valgoglio dove, informa il sindaco Angelo Bosatelli, «a breve entrerà in funzione, su un terreno privato sopra al centro, un palo di 34 metri con ripetitore del segnale, traguardo raggiunto insieme a Prefettura e Regione.

Dalla Val di Scalve ai Laghi

Segnalazioni anche dalla Val di Scalve e dall’area dei laghi. Da Vigolo il vicesindaco Giambattista Bettoni riferisce che «circa l’80% del nostro territorio non è coperto da linea telefonica. Come Comune ci siamo mossi più volte per l’installazione di ripetitori ma i tentativi purtroppo sono sempre andati a vuoto. La situazione è disastrosa. Ho un caseificio nella vallata di Vigolo, utilizzo Whatsapp perché il telefono non prende».

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