Telefoni e droga lanciati nel carcere: intercettati dalla Polizia penitenziaria

IL SEQUESTRO. Le indagini sono in corso per capire a chi fossero destinati gli oggetti rinvenuti sul muro di cinta e in un’area esterna della casa circondariale di Bergamo. Gli agenti hanno rinvenuto 5 cellulari con sim card e caricatori, cocaina e hashish.

Un lancio fallito e uno arrivato nelle pertinenze esterne del carcere, dove i detenuti diretti nelle zone dedicate all’attività sportiva e ricreativa, avrebbero potuto raccoglierlo senza farsi notare. All’interno alcuni telefoni cellulari dotati di sim card e caricatori per le batterie e alcune decine di grammi di sostanze stupefacenti. A trovare gli oggetti, introdotti illegalmente all’interno dell’istituto penitenziario di via Gleno, sono stati gli agenti della Polizia penitenziaria, che hanno subito avviato tutte le verifiche del caso allertando la Procura di Bergamo dell’accaduto.

È successo mercoledì 8 gennaio e, stando alle prime ricostruzioni, sembra che i due contenitori siano stati lanciati dal perimetro esterno del carcere a notte fonda. Al vaglio le riprese delle telecamere di videosorveglianza, per cercare di risalire agli autori, ma anche di capire a chi fossero destinati telefoni e droga. Uno dei due sacchetti, che potrebbero essere stati lanciati a mano e non, come lo scorso aprile, tramite l’utilizzo di droni , è rimasto sul muro di cinta, mentre l’altro è atterrato in una zona dove transitano i detenuti durante gli spostamenti.

Il plauso del sindacato nazionale Sinappe

Il Sinappe, il sindacato nazionale autonomo della Polizia penitenziaria, ha voluto esprimere il proprio plauso ai poliziotti in servizio a Bergamo «per la brillante operazione che ha portato al sequestro di diversi oggetti non consentiti all’interno dell’istituto – hanno fatto sapere –. Questo importante risultato testimonia l’elevato livello di impegno, professionalità e competenza che contraddistingue quotidianamente il lavoro degli appartenenti alla Polizia penitenziaria, spesso operanti in condizioni complesse e gravose».

«Fondamentale sollecitare l’Amministrazione affinché vengano adottati i provvedimenti necessari per prevenire ulteriori episodi di questo genere»

«Nel congratularsi con l’intero reparto per la lodevole attività svolta, allo stesso tempo appare fondamentale sollecitare l’Amministrazione affinché vengano adottati i provvedimenti necessari per prevenire ulteriori episodi di questo genere. Nonostante le difficoltà operative e le criticità che affliggono il sistema penitenziario, le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria continuano a svolgere il proprio dovere con dedizione e zelo, garantendo la sicurezza e l’ordine all’interno degli istituti penitenziari del Paese».

Sulla vicenda si è espresso anche Antonio Fellone (Lega), coordinatore nazionale del Dipartimento Carceri e Polizia penitenziaria. «Ancora una volta, la Polizia Penitenziaria ha dimostrato la sua costante attenzione e prontezza nell’evitare che materiale non consentito potesse circolare ed essere usato all’interno dell’istituto» ha dichiarato.

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