Tamponi alla fiera di Bergamo
Ieri 50 prenotati e 300 «liberi»

Una cinquantina di utenti prenotati e altri 300 che si sono presentati liberamente. Sono questi i numeri della prima giornata dei tamponi effettuati da ieri al parcheggio della Fiera di Bergamo con la formula del drive through per le persone che arrivano all’aeroporto di Orio dai 4 Paesi esteri a rischio: Malta, Grecia, Croazia e Spagna. I tamponi e la gestione degli afflussi, così come le prenotazioni necessarie per accedere all’esame sono a carico del personale della Smart Clinic, che fa capo agli Istituti ospedalieri bergamaschi.

In generale, chi si è presentato ha riscontrato una buona organizzazione e tempi d’attesa molto limitati ma la maggior parte ha lamentato una grossa difficoltà nelle prenotazioni telefoniche. «Proprio in seguito a queste segnalazioni – fa sapere Francesco Galli, amministratore delegato degli Istituti ospedalieri bergamaschi, facenti capo al gruppo San Donato – già da stamattina (ieri per chi legge, ndr) abbiamo potenziato da 7 a 10 gli operatori che rispondono al telefono per le prenotazioni. Devo dire che il volume di chiamate è stato inaspettato e stiamo cercando di accontentare anche chi arriva senza prenotazione. Infatti abbiamo modificato l’accesso: da una corsia a due (una per i prenotati e una per gli utenti ad accesso libero). L’invito, però, è di prenotarsi». «Da qualche giorno – continua Galli – stiamo organizzando anche il centro prelievi per l’aeroporto di Linate e questa esperienza ci ha aiutato ad arrivare qui alla Fiera di Bergamo preparati e rapidi nelle procedure». Nella mattinata di ieri non si sono riscontrate code e la procedura era molto rapida: l’unico momento in cui abbiamo registrato la presenza di un numero superiore di automobili in fila è stato intorno a mezzogiorno, quando ne abbiamo contate 25 in attesa. «Nell’arco di tre minuti – spiega Gianluca Beretta, direttore del laboratorio del Policlinico San Pietro e coordinatore del dipartimento di patologia degli Istituti ospedalieri bergamaschi – riusciamo a fare i tamponi a ogni utente che si presenta. Per effettuarli sono previsti 2 infermieri e due amministrativi: nella prima giornata, però, abbiamo deciso di lavorare con un’infermiera in più». Ieri molti i viaggiatori atterrati a Orio dopo una vacanza in Spagna: c’erano molti residenti nel bresciano, ma anche nella provincia di Monza e Brianza e Lecco, oltre a qualche bergamasco. «Abbiamo saputo della possibilità di effettuare i tamponi alla Fiera – hanno detto – dal volantino informativo che ci hanno consegnato all’aeroporto di Orio ma non siamo riusciti a prenotarci telefonicamente perché le linee erano intasate e allora abbiamo deciso di provare a venire lo stesso. In ogni caso, qui è ben organizzato e la procedura è veloce». Molti sono arrivati direttamente dall’aeroporto, altri hanno cercato di prenotarsi all’Ats provinciale di competenza ma, non riuscendoci, hanno deciso di presentarsi alla Fiera di Bergamo.

La costituzione di questo centro prelievi è nato in collaborazione tra Ats Bergamo e il Gruppo San Donato. «Ringraziamo anche gli alpini - specifica Galli – che hanno pensato alla realizzazione della tensostruttura, Ats per la collaborazione e l’ospedale Papa Giovanni XXIII che ci ha dato assistenza. È stato un lavoro di squadra molto proficuo». I tamponi vengono effettuati ogni giorno dalle 9 alle 12 e dalle 16 alle 19. Le prenotazione vanno fatte al numero: 02.87370510 dalle 8 alle 19 (da lunedì a venerdì) e dalle 9 alle 17 (sabato e domenica). «Al tampone possono sottoporsi tutti quelli che rientrano dai 4 paesi a rischio – precisa Galli – anche con mezzi differenti dall’aereo». Per i cittadini bergamaschi rimangono a disposizione per i test anche le tre aziende sociosanitarie Papa Giovanni XXIII, Bergamo Est, Bergamo Ovest e Humanitas Gavazzeni (presidi di Bergamo, Trezzo sull’Adda, Almè), verificando le modalità di accesso sui loro siti.n