Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 02 Settembre 2020
Tampone positivo per lo 0,21% dei docenti
Test a Bergamo: si attende la proroga
Finora sono stati effettuati 3.263 sierologici: il 10,85% è venuto in contatto col virus. Soltanto in 7 risultano ancora contagiati dal Covid.
Solo sette dei 3.263 tra insegnanti e altro personale scolastico (compreso quello degli asili nido) che si sono finora sottoposti al sierologico nella Bergamasca risultano attualmente contagiati dal Covid. Una percentuale confortante: lo 0,21%, addirittura inferiore al già risicato dato regionale che s’attesta intorno allo 0,30%.
I 3.263 pungidito processati sino a oggi dalle tre Asst bergamasche e dai 60 medici di base che hanno aderito alla campagna di screening coordinata dall’Ats, rappresentano poco più della metà delle 6.235 prenotazioni giunte ad agosto da docenti e non docenti della nostra provincia, richieste che in pochi giorni erano andate a esaurire la disponibilità, lasciando molti a bocca asciutta e innescando malumori e qualche soluzione fai-da-te. Per questo motivo in queste ore è data pressoché per certa la proroga oltre il termine del 5 settembre: si parla di fine mese, lasso di tempo che consentirebbe anche ai precari «arruolati» all’ultimo momento (e attualmente esclusi dai test) di sottoporsi allo screening.
Il personale scolastico bergamasco sinora passato dai pungidito s’è rivelata categoria statisticamente poco incline al contagio, e questo è verosimilmente dovuto all’immediata sospensione delle lezioni e al successivo lockdown. Dei 3.263 sierologici, infatti, solo 354 sono risultati positivi. Vale a dire che soltanto il 10,85% di docenti e non docenti è venuto a contatto con il Covid. Percentuale ampiamente inferiore a quella registrata durante gli screening sierologici tra la popolazione delle aree più colpite dal virus, come la Valle Seriana, Bergamo e altre zone, dove si oscillava fra il 20 e il 40%, con picchi del 63%.
Per 333 di questi 354 è già scattato il tampone: i 7 positivi anche al secondo esame rappresentano il 2,1% dei 333 tamponi finora processati. Significa che il 97,9% di coloro passati per il Covid non risultano più contagiati. Anche questo è un dato capace di sprigionare sospiri di sollievo.
L’adesione - su base volontaria - del personale bergamasco alla campagna di screening risulta la più alta in Lombardia: 6.235, il 29% del totale (21.672). Ma è un dato rilevato a metà agosto e destinato all’aumento perché, come spiega Loris Renato Colombo, segretario provinciale dello Snals Cgil, «in molti saranno rientrati dalle ferie e avranno chiesto di fare il test». Non pochi i malumori di chi si è visto impossibilitato a prenotare da un certo punto in poi. «Telefonando al centro prenotazioni della Regione - racconta Giovanna Botti, docente in un istituto superiore di Dalmine -, gli operatori affermano di non aver ricevuto disposizioni per risolvere il problema e si limitano a consigliare di rivolgersi al proprio medico curante. Ma se il mio medico non ha aderito alla campagna, come si può fare?».
Molte anche le lamentele giunte ai sindacati. «Mia moglie insegnante ha deciso di farlo privatamente», confida Claudio Saetta della Uil Scuola. Che con Colombo di Snals e Salvo Inglima , segretario di Cisl Scuola, invoca una proroga del termine per i test. Saranno presumibilmente accontentati. «Come altre Ats lombarde, anche quella di Bergamo, in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Regione, si sta organizzando per proseguire i test sierologici per il personale della scuola anche nelle prossime settimane», annuncia infatti il dg di Ats Bergamo Massimo Giupponi.
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