Svolta all’ex Diurno: pronti al restauro
«Il sogno resta portare la gente in centro»

La cordata Cividini-Previtali avvia la fase di consolidamento e ampliamento della struttura. E conferma: «Sarà un luogo legato a intrattenimento e ristorazione, se con uno o più locali si vedrà».

L’ex Diurno è impacchettato dalle transenne, piazza Dante un cratere, dove non si muove foglia (solo erbacce, gli alberi non ci sono più) o mezzo (da agosto i lavori sono fermi). Da lunedì 7 settembre, però, nel cuore del centro piacentiniano tornano a fervere le ruspe. La palla - o meglio il cantiere - passa dal Comune ai privati, per dare il via alla Fase 2. Concluso infatti lo smontaggio della fontana del Tritone, la rimozione dei lampioni e dell’arredo, con lo scavo fino a meno 80 centimetri (pacchetto a cura di Palafrizzoni), inizierà l’intervento che riguarda la struttura ipogea vera e propria. Le imprese incaricate dalla cordata Previtali-Cividini (gli imprenditori che nel 2016 hanno acquistato dal Demanio l’ex albergo sotterraneo, col sogno, confermato, di farci un locale di intrattenimento) continueranno infatti lo scavo fino a quota meno 6 metri, per riportare alla luce il vecchio diurno con la sua caratteristica cupola.

«Dopo il periodo di stop forzato di agosto – conferma Alberto Previtali, l’investitore insieme alla Fcf srl dei fratelli Cividini, Paolo e Luca (quest’ultimo recentemente scomparso) – siamo pronti a partire e a riguadagnare tempo. Verrà scavato tutto intorno all’ex Diurno per “metterlo a nudo” e da lì fare gli interventi necessari. Torneranno visibili sia il tunnel sia la parte centrale, andrà verificato quanto la struttura è “sana”».

I lavori

Verrà messa in sicurezza con una palificazione. Andrà verificato se serve un consolidamento delle volte, per poi procedere all’impermeabilizzazione e isolamento delle strutture ipogee, «la parte più delicata, visto che dovrà durare da qui ai prossimi cento anni», fanno notare gli addetti ai lavori. Oltre alla realizzazione dei locali tecnici, risulteranno già abbozzate le nuove entrate e uscite (anche quelle di sicurezza, la parte più discussa del progetto), che andranno poi ridefinite in un prossimo step. Da cronoprogramma il tutto dovrebbe durare 180 giorni, ma visti i continui «stop&go» del cantiere si parla di aprile per la riconsegna dell’area al Comune, che a quel punto dovrà procedere con il rifacimento di piazza Dante. La Cividini Ingeco farà da advisor, supervisionando i lavori. «Con loro – spiega Previtali – stiamo definendo le imprese che prenderanno in mano le diverse fasi dei lavori. Ognuna sarà specializzata in un determinato settore (scavi, palificazione...), stiamo selezionando quanto di meglio c’è sul mercato».

La destinazione

Il sogno resta immutato: «Portare gente in centro». Come raggiungerlo lo si sta valutando. «Abbiamo diverse idee, le stiamo approfondendo – non si sbilancia Previtali –. Diciamo che la situazione è fluida, tra il dire e il fare ci sono sempre di mezzo molte cose». La destinazione, confermata, è legata all’intrattenimento e alla ristorazione: «Se fare uno o più locali si vedrà». Certo il periodo Covid non aiuta. Ma non ferma la ricerca dei locatori. «Abbiamo alcune trattative in corso e manifestazioni di interesse da approfondire». Con un investimento ancora da quantificare: «Sicuramente importante». Acquistato per 791 mila euro, in origine si parlava di ulteriori due milioni per dare nuova vita allo spazio. Ma i conti si faranno alla fine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA