Studenti aggrediti dai coetanei. I genitori: le istituzioni ci ascoltino

LA SICUREZZA. L’appello dei Comitati in una lettera congiunta: «Più confronto». L’assessore Angeloni: «Li coinvolgeremo al prossimo vertice in Prefettura».

L’ultimo episodio in ordine di tempo – lo studente quattordicenne dell’istituto «Galli» preso a calci e pugni in via Piatti venerdì scorso – ha riacceso i riflettori sul tema della sicurezza degli studenti che finiscono vittime di aggressioni, spesso orchestrate da loro coetanei, mentre vanno o tornano da scuola, in centro città.

Tanto che i comitati dei genitori degli istituti superiori cittadini, riuniti nel «Coor.Co.Ge», stanno predisponendo una lettera che in settimana verrà sottoscritta dai vari gruppi di genitori delle scuole di Bergamo e che sarà poi inviata alle istituzioni. «Purtroppo l’episodio di via Piatti è soltanto l’ennesimo – sottolineano dal coordinamento dei comitati – e abbiamo più volte chiesto un confronto diretto con le istituzioni, ma finora non siamo stati ufficialmente interpellati da nessuno. Crediamo invece che il nostro osservatorio di genitori sia importante come voce da far sentire nei tavoli istituzionali che trattano il tema della sicurezza».

«Serve maggiore sorveglianza del centro, anche in borghese»

«Anche a livello nazionale queste problematiche di sicurezza sono emerse in un servizio di Striscia la notizia. La nostra città spicca per questi temi e i nostri ragazzi ci vadano di mezzo: è intollerabile»

L’episodio del quattordicenne malmenato in via Piatti perché consegnasse quanto aveva in tasca – la mamma ha raccontato che gli aggressori, in erano 7/8 e volevano 20 euro: le indagini per risalire ai responsabili sono ancora in corso – è infatti solo l’ennesimo di una lunga serie di analoghi casi, spesso per fortuna di entità meno grave, avvenuti in centro città e che stanno preoccupando le mamme e i papà. «Si è detto che una soluzione potrebbe essere l’aumento del numero di telecamere – sottolinea un genitore del comitato –: in realtà, a nostro avviso quello che serve è una maggiore sorveglianza del centro, anche in borghese. Già dallo scorso anno avevamo chiesto di poter essere inseriti come Coor.Co.Ge al tavolo in Prefettura sull’osservatorio del disagio giovanile, ma non siamo mai effettivamente stati coinvolti. Ci spiace, perché in alternativa dovremmo organizzare come genitori delle iniziative e manifestazioni per richiamare l’attenzione su un tema che, invece, dovrebbe essere affrontato nelle sedi più adeguate e soprattutto coinvolgendoci. Anche a livello nazionale queste problematiche di sicurezza sono emerse in un servizio di Striscia la notizia. La nostra città spicca per questi temi e i nostri ragazzi ci vadano di mezzo: è intollerabile».

Più di uno spiraglio sembra arrivare da Giacomo Angeloni, assessore alla Sicurezza: «Il fenomeno delle aggressioni ai minori ci interroga e ci preoccupa – ribadisce –. Ho contattato la mamma del ragazzo aggredito venerdì per esprimere solidarietà e sincerarmi delle sue condizioni. Abbiamo convenuto con il prefetto di inserire l’argomento nel prossimo Comitato per l’ordine pubblico. È necessario intensificare ogni azione perché non si ripetano fatti così preoccupanti. La presenza al tavolo prefettizio, che funge da osservatorio sul disagio giovanile, dei rappresentanti dei genitori può sicuramente essere utile».

© RIPRODUZIONE RISERVATA