Strade ed edifici, per il Comune di Bergamo circa 600mila euro di danni per il nubifragio

IL PUNTO. Stima provvisoria, è in corso la ricognizione al patrimonio pubblico dopo la bomba d’acqua che si è abbattuta sulla città e la provincia. Protezione civile ancora nei quartieri. Stop alla raccolta straordinaria dei rifiuti.

La ricognizione procede su più fronti, sia per quanto riguarda le situazioni più critiche nelle abitazioni private sia per quanto riguarda i danni al patrimonio pubblico (edifici e strade). Il Comune è sul campo con Protezione civile e tecnici nei quartieri più colpiti dal nubifragio di domenica scorsa. I privati sono alle prese con la conta dei danni (le richieste vanno inoltrate entro sabato 14 settembre alle 14 a Palafrizzoni, che a sua volta le girerà entro lunedì alla Regione), ma anche in Comune stanno facendo le prime stime di quanto costerà sistemare le opere danneggiate. Un bilancio settore per settore che parla di circa 600mila euro (tra Social Domus, muro del parco Sant’Agostino, edifici scolastici e impianti sportivi, Reticolo idrico minore).

Leggi anche

I sopralluoghi

La cifra però è ancora provvisoria e limitata ai lavori pubblici, perché manca da sommare, ad esempio, la parte relativa al verde. Giovedì 12 settembre sopralluoghi approfonditi sono stati compiuti sulla Greenway, che è risultata particolarmente danneggiata e quindi richiederà un investimento importante per il ripristino. «Stiamo intervenendo su ogni area verde per riportare sicurezza e vivibilità; abbiamo indicato alla Regione i ponti e gli scolmatori ancora parzialmente ostruiti», segnala sui suoi canali social l’assessore al Verde e ambiente Oriana Ruzzini. In diverse zone (da Valverde a Monterosso, ma anche a Longuelo) i cittadini sono ancora alle prese con lo svuotamento di cantine e garage dall’acqua e dal fango, affiancati dai gruppi di volontari che si sono costituiti spontaneamente. La Protezione civile cittadina, giovedì mattina, ha ripreso i sopralluoghi per «mappare» le situazioni ancora critiche e pianificare gli interventi dei prossimi giorni. «In via Vacha – cita tra i casi l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni – alcune cantine sono ancora piene di 70-80 centimetri d’acqua». Alcune manutenzioni sono già state effettuate giovedì, in base proprio alle segnalazioni arrivate dai cittadini in Comune, e altre sono in programma nelle prossime ore: da via Maironi da Ponte (dove è stata segnalata anche una piccola frana), a via Baioni (con la messa in sicurezza dei marciapiedi) a via Gozzi (dove c’è stato uno smottamento) fino alle verifiche in corso a Longuelo e Astino.

Leggi anche
Leggi anche

Il fronte «rifiuti»

Resta ancora il «colpo d’occhio» delle montagne di materiali ammassati lungo le strade. Da via Maironi da Ponte a via Baioni, Crescenzi, del Lazzaretto fino a via XXIV Maggio impossibile non notare i cumuli di mobili, elettrodomestici, «resti» inzuppati. Palafrizzoni fa sapere che sono state circa 50 le persone impegnate giovedì nelle operazioni di raccolta rifiuti ingombranti, per 400 ore di lavoro. «Anche giovedì i mezzi di Aprica hanno raccolto oltre 100 tonnellate di ingombranti; 35 i mezzi impiegati per la raccolta dei rifiuti e la pulizia delle strade», sono i dati diffusi dal report di Palafrizzoni. Con un avviso: «Il servizio straordinario, messo in campo per rispondere all’emergenza con la raccolta a bordo strada dei rifiuti ingombranti (attivato già dal pomeriggio di lunedì 9 settembre), si è completato nella giornata odierna (giovedì, ndr)». Venerdì, quindi, i mezzi di Aprica interverranno in mattinata nella raccolta degli ultimi rifiuti a bordo strada. D’ora in poi l’invito «ai cittadini delle vie e aree coinvolte dall’evento estremo del 9 settembre è a non depositare più gli ingombranti a bordo strada ma di avvalersi del servizio di prenotazione scrivendo all’indirizzo mail [email protected] o telefonando, da lunedì a sabato mattina, al numero verde di Aprica 800437678».

© RIPRODUZIONE RISERVATA