Strade, 891 incidenti: uno su tre in moto. Per la città costi sociali per oltre 72 milioni

IL BILANCIO. Nel 2023 nel capoluogo un terzo dei sinistri di tutta la Bergamasca: 1.098 feriti e cinque morti. Ben 62 con il monopattino. Tra le cause più frequenti, il mancato rispetto della segnaletica e la distrazione.

891 incidenti con 1.098 feriti e 5 decessi: è il pesante bilancio dei sinistri stradali avvenuti a Bergamo città nel 2023. E il dato più drammatico riguarda i motocicli: 278 i sinistri con 283 feriti e tre morti. In sostanza un incidente su tre coinvolge una moto. Le statistiche Aci-Istat confermano che gli incidenti in ambito urbano si verificano più spesso di quanto si possa credere: basti pensare che nel solo capoluogo sono stati registrati il 33% dei sinistri di tutta la nostra provincia. Ad appesantire ulteriormente l’analisi, il dato delle persone decedute: cinque.

Riportando il dato su base giornaliera i feriti sono stati in media cinque al giorno, a fronte di 2,5 incidenti, per un costo sociale complessivo stimato dal ministero dei Trasporti di 72 milioni. Il dato positivo di questo che potrebbe essere considerato un vero e proprio bollettino di guerra,

In città ci sono 5 feriti al giorno di media per un costo sociale di 72 milioni di euro

è rappresentato da una lieve diminuzione degli incidenti rispetto ai dodici mesi precedenti: il numero degli incidenti è passato da 927 del 2022 agli 891 dello scorso anno, con una riduzione del 4%, così come il calo dei feriti da 1.159 a 1.098 pari ad un meno 2,5%. Rimane invece stabile a cinque il numero delle vittime. I pedoni sono rimasti coinvolti in 107 incidenti: il 40% è stato corresponsabile del sinistro con il proprio comportamento mentre il 50% non ha avuto alcuna responsabilità.

Le cause più frequenti di incidenti stradali

Il mancato rispetto della segnaletica è stato il principale fattore che ha portato a conseguenze mortali nel 75% dei casi . Al secondo posto con il 25% dei casi c’è la velocità. La guida distratta invece, con il 25,67% degli eventi, è al primo posto nelle circostanze assolute di un incidente. Segue il non rispetto della segnaletica, aspetto - quest’ultimo - che può essere assimilato nella maggior parte dei casi alla distrazione. La velocità è all’11,5%. Questa suddivisione delle statistiche elaborate da Aci ed Istat, consente di individuare quali potrebbero essere i fattori su cui intervenire per una riduzione dell’incidentalità. Ad esempio il rischio che corrono i ciclisti: con un indice di mortalità pari a 2,71 sono i soggetti maggiormente a rischio.

A Bergamo si sono infatti verificati 120 incidenti con le biciclette che hanno portato 107 feriti al pronto soccorso e un decesso. Gli incidenti con il monopattino sono stati 62 con 60 feriti. La città detiene il primato con il 65% degli incidenti con monopattino che si sono registrati in tutta la provincia. Oltre al dato delle moto (278 sinistri) è certamente curioso rilevare il coinvolgimento di autobus e tram: con 22 scontri che hanno fatto registrare 19 feriti.

Su una popolazione censita di 120.504 abitanti ci sono 105.839 mezzi fra due e quattro ruote, a cui si devono aggiungere anche oltre 5.000 motorini

In città il giorno in cui si registra il maggior numero di sinistri è con 152 incidenti, il giovedì e la fascia oraria fra le 10 del mattino e le 17 con un totale di 454 scontri, ovvero il 50% delle 24 ore. Il venerdì e il sabato notte, nella fascia oraria 22-6 si sono invece registrati più feriti, 54, oltre il 50% dell’intera settimana. I dati dell’Automobile club fotografano anche una città che sempre più si riempie di veicoli: su una popolazione censita di 120.504 abitanti ci sono 105.839 mezzi fra due e quattro ruote, a cui si devono aggiungere anche oltre 5.000 motorini (fino a 50 cc). Infine le classi di età coinvolte negli scontri (passeggeri, conducenti e pedoni): fra i 30 e i 54 anni sono stati 406, di cui 322 sono i conducenti dei mezzi.

Fa impressione anche il numero dei feriti «baby» utenti della strada in età compresa fra zero e tredici anni: cinque erano in sella alla loro bicicletta, 26 viaggiavano come passeggeri, mentre otto, quali pedoni, sono stati investiti.

Il bilancio statistico evidenzia inoltre che in termini di feriti gli uomini sono quelli maggiormente coinvolti: sono ben il 70%. Tra coloro che sono ricorsi alle cure dei medici 720 sono uomini, 369 le donne. Nella città di Bergamo il mese che ha fatto registrare il maggior numero di incidenti è proprio quello corrente, ottobre con 103, seguito da dicembre con 87 e maggio con 84. Il mese con il bilancio meno pesante invece è stato agosto, evidentemente complice anche il fatto che la città si è svuotata e il carico di mezzi e persone in circolazione si è notevolmente ridotto.

I costi sociali degli incidenti stradali

Nel 2023 il bilancio dei costi sociali degli incidenti, per la sola città è stato, come detto, di oltre 72 milioni. di euro. Con le pesanti conseguenze di un incidente che può portare anche ad invalidità permanenti vi è anche quello drammatico della perdita di un proprio caro.

D’altro canto non si può tralasciare la riflessione sui costi sociali per ogni persona ferita o deceduta in un incidente. Per ogni persona deceduta il costo è di 1.812.989 euro; per ogni persona ferita in un incidente stradale è di 45.210 euro. Si deve poi aggiungere il costo sociale per ogni incidente stradale che è di 12.394 euro. Il costo sociale, è bene ricordarlo, non rappresenta una spesa effettivamente sostenuta , ma una quantificazione dei principali oneri economici che gravano sulla collettività a causa degli incidenti.

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