Stop a posate monouso e palloncini, Bergamo sarà libera dalla plastica

PALAFRIZZONI . Il Comune si candida a diventare «plastic free»: materiale bandito dagli eventi e dalle feste private. L’assessore Ruzzini: «Sarà un percorso graduale di sensibilizzazione».

Un piano per liberare la città dalla plastica. In primis con il divieto, che sarà introdotto gradualmente, dell’utilizzo di bicchieri e posate nei grandi e piccoli eventi (da quelli fieristici a quelli di quartiere), ma anche di affidare i palloncini al cielo che, aldilà del gesto poetico, possono costituire un pericolo per l’avifauna, se ingeriti. Questa è la strada tracciata dal Comune che si è candidato a diventare «Comune plastic free», stringendo un protocollo con l’omonima associazione attiva a livello nazionale.

Il procedimento

Per ottenere il riconoscimento è necessario presentare specifica domanda, un iter avviato con una delibera di Giunta della scorsa settimana. «Ma a prescindere da come andrà, noi vorremmo andare in questa direzione, sensibilizzando la popolazione con campagne contro l’abbandono di rifiuti in generale e in particolare sulla plastica monouso», spiega l’assessore all’Ambiente e transizione ecologica Oriana Ruzzini. L’obiettivo è arrivare a un regolamento «per il divieto della plastica monouso nei locali e agli eventi fieristici, nonché l’adozione della raccolta differenziata anche all’aperto, il divieto del rilascio di palloncini e lanterne volanti durante gli eventi e le cerimonie» recita la delibera di Giunta. Entra nel merito l’assessore Ruzzini: «Il divieto di utilizzo arriverà in maniera graduale. Si potrà utilizzare il materiale in plastica che si ha a disposizione per un certo periodo, ma una volta terminato si dovrà utilizzare materiale compostabile o riutilizzabile. Questo riguarderà bar e attività commerciali, ma anche gli organizzatori di eventi, penso anche alle feste private. E nel momento in cui ci sarà un regolamento, saranno previste anche delle sanzioni».

Per facilitare questo percorso, Palafrizzoni si affida a Plastic free, con sede a Termoli, in Molise, «associazione di volontariato apartitica, apolitica, indipendente e senza scopo di lucro, impegnata in progetti concreti e in battaglie per la salvaguardia del pianeta dall’inquinamento da plastica» si legge in delibera. Il percorso è appena iniziato, l’esito della candidatura arriverà nei primi mesi del 2025. Spiega ancora l’assessore: «Abbiamo già collaborato con questa associazione. Presentando la nostra domanda, abbiamo messo in risalto le buone prassi che già adottiamo: il Comune di Bergamo è virtuoso, ha raggiunto quasi il 78% di raccolta differenziata.

I prossimi step: una città smoke free

Abbiamo presentato i prossimi progetti, come l’installazione di 130 cestini compattanti, le eco-isole interrate, oltre alla nuova piattaforma ecologica e il centro del riuso». Il piano «Plastic free» si accompagna al «Piano per l’aria pulita e per il clima», per «una città smoke free, come in altri capoluoghi italiani ed europei – spiega Ruzzini –. Ovvero città dove chi fuma all’aperto lo fa ad almeno 10 metri da altre persone per evitare i danni da fumo passivo, non si fuma nei parchi, né alle fermate del trasporto pubblico. Non credo molto nelle zone per fumatori, per questo abbiamo ribaltato il concetto, sensibilizzando sul tema della salute oltre che su quello dell’abbandono dei mozziconi e prevedendo qualche paletto, come il limite dei 10 metri. Sul tema c’è già un’azione forte da parte di Aprica, con l’utilizzo degli aspiratori elettrici nel centro storico e con il progetto, insieme al Distretto urbano del commercio, per i cenerini fuori dai locali e dai negozi. Il prossimo passo è sensibilizzare sui cenerini personali da tasca, con azioni educative».

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