Stalking, aggressione col coltello e botte:
ragazza in ospedale, preso l’ex compagno

La Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha sottoposto a fermo un cittadino peruviano di 31 anni per atti persecutori, lesioni gravissime e porto abusivo di arma da taglio. La vittima, 22 anni, è stata ricoverata con fratture e tagli, ne avrà per 40 giorni.

Alle prime ore di martedì 6 luglio la Squadra Mobile della Questura di Bergamo ha sottoposto a fermo un cittadino peruviano di 31 anni, regolare sul territorio nazionale, per atti persecutori e lesioni gravissime nei confronti dell’ex compagna convivente - nata a Bergamo nel 1999 - e porto abusivo di arma da taglio. Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, l’uomo non si era rassegnato alla fine della relazione con la donna e si è reso responsabile di alcuni episodi, che si aggiungono ad altri già avvenuti in passato nel corso della loro convivenza e raccontati dalla vittima in sede di denuncia. In particolare, nei primi giorni di giugno, l’uomo, appurato che la donna si trovava nell’abitazione di amici, è entrato dalla finestra, minacciando i presenti con un coltello e fuggendo una volta appreso che stavano chiamando la Polizia.

Qualche giorno più tardi, nel quartiere della Malpensata, notata la donna in compagnia di un terzo soggetto, l’uomo lo ha aggredito con pugni al volto, scappando poi in auto e rischiando di investire il malcapitato, che nel frattempo era caduto a terra per l’aggressione. Infine, la notte tra domenica 4 e lunedì 5 luglio, la donna, a seguito di una serata trascorsa con alcuni amici, mentre stava rientrando a casa è stata fermata dal 31enne che, con la minaccia di un coltello, l’ha obbligata a seguirlo a bordo della propria autovettura. Raggiunto un parcheggio isolato, ha accoltellato alla mano la giovane e l’ha picchiata. Le violenze sono continuate anche successivamente, una volta portata la donna presso la sua abitazione. La giovane è ricoverata all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove dovrà essere sottoposta ad intervento chirurgico , è stato diagnosticato un «trauma frontale massiccio con frattura delle ossa nasali, ferita alla mano sinistra con lesioni tendinee, frattura ossa da taglio», con prognosi di quaranta giorni.

L’immediata attività di ricerca dell’uomo da parte del personale della Sezione «Reati contro la persona, in danno dei minori e reati sessuali» della Squadra Mobile non ha dato esito nel pomeriggio del lunedì 5 luglio perché il giovane si è reso irreperibile. Alle prime ore dell’alba del successivo martedì 6 luglio gli investigatori si sono recati a casa del 31enne ed in quella della madre, senza trovarlo. Tuttavia, a poche centinaia di metri dall’abitazione del giovane, gli operatori hanno trovato la sua auto, ancora intrisa di evidenti tracce di sangue e hanno ipotizzato che l’uomo potesse essere in zona. L’appostamento ha dato esito positivo il giovane è stato bloccato, sottoposto a fermo di indiziato di delitto e condotto nella casa circondariale di via Gleno.

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