Stadio, via all’iter per la tribuna Ubi
L’Atalanta: noi siamo pronti a partire

Depositati in Comune i documenti per il permesso di costruire. Potrebbe arrivare per fine maggio. Spagnolo: «Se riaprono i cantieri e campionato a porte chiuse, cominciamo». Senza più il termine dei 100 giorni.

La partita è cominciata. Nell’attesa di tornare in campo, l’Atalanta comincia dagli spalti, quelli della tribuna Ubi di viale Giulio Cesare del Gewiss Stadium. Nei giorni scorsi a Palafrizzoni è stata depositata la documentazione per il rilascio del permesso di costruire. «L’iter è iniziato, da parte del Comune massima collaborazione» conferma l’assessore alla Riqualificazione Urbana, Francesco Valesini.

«Se si riaprono i cantieri e il campionato prosegue a porte chiuse, come si dice, noi siamo pronti a partire con il cantiere una volta terminata la parte autorizzativa» conferma il direttore operativo dell’Atalanta, Roberto Spagnolo. E così ad occhio si tratta di due scenari altamente probabili. Ce ne sarebbe pure un terzo, in realtà: campionato finito e ripresa a settembre, ma anche in questo caso difficile pensare al ritorno del pubblico sugli spalti.

Al lavoro senza pubblico

Una premessa tecnica: di questi tempi anche Palafrizzoni ha i suoi bei problemi nell’organizzazione delle pratiche tra smart working, dirigenti in pensione o ammalati, uffici a mezzo servizio e via discorrendo. Per questo è stato comunicato che questi giorni d’emergenza (una sessantina circa) non incidono nella tempistica d’approvazione delle domande presentate.

Sempre restando sui tempi, si è più volte parlato di 100 giorni di lavoro per la Ubi: l’indicazione era però pre coronavirus, quando per demolire e ricostruire la tribuna c’era a disposizione il solo tempo tra la fine della stagione 2019-20 e quella successiva: poco più di 3 mesi, appunto, decorrenti dall’ultimo match casalingo del 24 maggio. Ora invece non ci sono più scadenze tassative né (per contro) indicazioni certe, fermo restando che l’Atalanta vorrebbe chiudere la vicenda in fretta, e che lo svolgimento di partite a porte chiuse non inciderà comunque sul cantiere, vista la sostanziale assenza di pubblico.

Niente demolizione della Sud

Una condizione che potrebbe protrarsi fino all’inizio del 2021, si sostiene da più parti. Difficile immaginare degli scenari vista la situazione, ma è chiaro che la gestione di uno stadio è tra le cose più complesse in un ritorno alla normalità. O almeno ad una parvenza. Un esempio, per capirci: i seggiolini della nuova Nord sono larghi poco più di 40 centimetri: per garantire il distanziamento sulla stessa fila (perché poi il ragionamento va riproposto su quelle davanti e dietro) bisognerebbe lasciarne vuoti 2 ogni posto occupato. In pratica la capienza passerebbe dagli attuali 9.000 a 3.000 o poco più. Fino a che la situazione non si normalizza, beninteso.

Nella nuova Ubi ne verranno realizzati 4.000 di posti, tutti con nuove sedute simili a quelle della Nord che formeranno la parola Atalanta. La ridefinizione dell’angolo dei gradoni porterà al sacrificio di circa 600 posti, compensato da quelli che verranno ricavati riempiendo l’attuale «vuoto» verso le curve. In cima è prevista la realizzazione di una decina di Skybox, anche se su questo versante bisogna capire come risponderà il mercato al termine di questa crisi.

La copertura resta quella attuale, ma in fase di realizzazione della nuova gradinata verrà predisposto il necessario per la futura sostituzione con una più grande. Per quanto riguarda il vincolo monumentale sulla facciata (solo su quella) si attende l’ok della Sovrintendenza che potrebbe arrivare in poco tempo. Il confronto con il Comune e i progettisti dello Studio De8 si è rivelato molto fruttuoso.

Tecnicamente il parere della Sovrintendenza potrebbe far venire meno la necessità di quello della Commissione paesistica, trattandosi di un bene vincolato. Poi sarà la volta della Conferenza dei servizi e infine del rilascio del permesso di costruire. A fine maggio tutto potrebbe essere concluso, forse anche prima. Si era anche ipotizzato che l’Atalanta potesse sfruttare questi mesi senza pubblico per procedere alla demolizione della Sud, ma non sarà così: vero che la nuova curva sarà simile alla Nord, ma manca ancora il progetto del parcheggio sotterraneo. E su questo punto Spagnolo è tassativo: «Quest’anno si lavorerà solo sulla Ubi».

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