Stadio, con la nuova Sud comincia un’altra storia

LA TRASFORMAZIONE. Dopo 1959 giorni dal primo colpo di ruspa termina l’intervento di restyling del Gewiss, costato oltre 100 milioni di euro.

Domenica ore 15, come ai vecchi tempi, quelli senza anticipi, posticipi e spezzatini vari. Sarà un caso ma il fischio d’inizio del Gewiss Stadium nella versione completamente rinnovata è fissato in un orario da calcio che fu. Anche se già 4 giorni dopo ci sarà il galà notturno per la partita di Champions con l’Arsenal che segnerà anche il debutto della nuova illuminazione con le colossali «americane» che hanno segnato anche il tratto architettonico della rinnovata casa dell’Atalanta.

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Dal primo colpo di pinza di Antonio Percassi alla curva Nord (il 6 maggio 2019) alla partita di domani con la Fiorentina saranno passati 1959 giorni - il 70% buono di cantieri- e anche più di 100 milioni di euro. A tanto ammonta la spesa del restyling completo di un impianto che nella sua struttura originale (la tribuna centrale nella sua quasi totalità, la Rinascimento solo nella facciata) risale al 1928 e si avvia quindi a celebrare il secolo di vita. Un obiettivo tenacemente perseguito dalla famiglia Percassi, ben ferma su un punto: alla crescita sportiva della società doveva accompagnarsi quella strutturale, a cominciare da uno stadio all’altezza delle sfide europee e non.

La capienza disponibile

Il pezzo mancante, quello che chiude finalmente il cerchio dei lavori, era la curva Sud (o Morosini), la prima ad essere stata realizzata in muratura tra l’estate del 1957 e marzo del 1958 e l’ultima a venire demolita nel giugno di un anno fa. Con la sua realizzazione la capienza dello stadio si attesta a poco meno di 23.500 posti ai quali vanno però aggiunti quelli dei vari skybox disseminati nelle due tribune superando così abbondantemente i 24mila: nella piantina dello stadio si contano 38 box di svariate dimensioni (più il pitch view) compresi i 10 nuovi realizzati nella porzione di Sud che dà verso la Rinascimento e inglobata in quest’ultima. Al tirar delle somme ora la nuova Sud propriamente detta può contare su 5.904 posti più 1.320 nello spicchio degli ospiti, quello confinante con la tribuna ovest. Che fino allo scorso campionato, nella vecchia versione, era il settore destinato agli avversari. Il debutto è con una tifoseria decisamente rivale come quella della Fiorentina, protagonista in passato di duri scontri: a ieri i biglietti venduti agli ospiti erano a quota 800, ma probabile che il numero aumenti. Il settore è separato da quelli di casa da un divisorio in vetro alto 2,5 metri, mentre all’esterno i pullman arriveranno in una porzione riservata e recintata (con strutture mobili) del rinnovato piazzale.

I nuovi spazi commerciali

L’accesso alla nuova gradinata è in tutto simile a quello della Nord. Sulla sinistra c’è la scalinata riservata alla tifoseria ospite, al centro quella per i supporters di casa e sulla destra quella che conduce alla Rinascimento. Sotto c’è una parte commerciale in continuità con quella già inaugurata nel 2019 sotto la Nord e proseguita poi lungo viale Giulio Cesare: gli ultimi arrivi, nella parte più vicina alla Sud, sono un Atalanta Store e un ticketing point, per i prossimi si fa il nome - tra gli altri - del g ruppo Habilita. Dal punto di vista strutturale manca ancora la copertura della facciata della Sud che dà sul rinnovato piazzale Goisis (che dal prossimo mese tornerà ad ospitare il tradizionale mercato del sabato mattina) e quella laterale verso il Lazzaretto. Ma anche la prima partita della rinnovata Nord (6 ottobre 2019, 3-1 al Lecce) venne giocata a lavori ancora in corso. Quelli che continueranno per i prossimi mesi sul versante della nuova piazza del Lazzaretto e delle due rotonde lungo via Crescenzi.

Terminati i lavori allo stadio e al parcheggio, nei prossimi mesi i avori proseguiranno fuori dall’impianto sul versante della nuova piazza del Lazzaretto e delle due rotonde lungo via Crescenzi

Domani (ma solo per la partita) sarà accessibile il nuovo parcheggio sotterraneo da 380 posti, collegato all’esterno da scale e tre ascensori dedicati. L’accesso e l’uscita sono su un’unica rampa nel tratto che conduce alla tribuna centrale, ora completamente pedonalizzato. All’interno della Sud è stato ricavato anche uno spazio soppalcato di circa 500 metri quadri che dovrebbe ospitare il museo dell’Atalanta, ma tempi e modalità della sua realizzazione sarebbero ancora in via di definizione. Tecnicamente questo spazio sarebbe difatti classificato come commerciale e i metri quadri a disposizione di questa tipologia sarebbero già terminati. Il che non esclude comunque soluzioni di diversa natura e forma mista: se e come si capirà nei prossimi mesi.

Un intervento che farà scuola

Di certo è stata una trasformazione che farà scuola, seppur caratterizzata da deroghe in serie in forza della collocazione dello stadio in un contesto fortemente urbanizzato e quindi con spazi di manovra minimi. Per esempio, la soluzione per ovviare all’assenza degli spazi di prefiltraggio delle curve è stata recepita nelle linee guida per il restyling di stadi in ambiti urbani. E anche la posa delle colossali «americane», le travi che reggono un impianto d’illuminazione che l’Uefa ha certificato come «Elite A» (il massimo) è stata fatta con molte acrobazie. Basti pensare che l’Enac, l’Ente nazionale aviazione civile, ha concesso una deroga di 9 (nove) centimetri rispetto all’altezza prevista per strutture di questo genere. Ma del resto ne basta uno per fare goal e anche per cominciare una nuova storia.

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