Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 30 Aprile 2021
Sprint vaccini, prima dose a un bergamasco su quattro - I dati
Ben 72.276 dal 21 al 28 aprile: 16 mila fra lunedì, martedì e mercoledì. Giupponi (Ats): «Numeri importanti». Ma resta l’incognita per i rifornimenti.
L’accelerata è stata rapida ed è impressa nei numeri. Dall’inizio della campagna vaccinale e sino a mercoledì 21 aprile, in Bergamasca erano state somministrate in totale 275.920 dosi; mercoledì 28 aprile, una settimana più in là, le inoculazioni sono arrivate a 348.196: 72.276 in più. Ma è soprattutto negli ultimissimi giorni che il «tachimetro» della macchina vaccinale ha toccato la velocità maggiore: solo tra 26, 27 e 28 aprile (e sul portale regionale dei dati mancava il resoconto di ieri, con i ritmi importanti dello «stress test») in provincia di Bergamo sono state somministrate 48.840 dosi, una media di 16 mila quotidiane. Per mantenere questi giri servirà una benzina «doppia», tra materia prima – i vaccini – e capitale umano per le inoculazioni. A quattro mesi e un giorno dalle prime simboliche iniezioni, in quel V-Day del 27 dicembre che segnò l’apertura del fronte decisivo per uscire dalla trincea della pandemia, oggi più di un bergamasco maggiorenne su quattro ha ricevuto almeno una dose: a mercoledì sera si contavano 253.942 prime dosi, pari al 26,82% della popolazione «target»; il mercoledì precedente si era invece al 20,21%, uno su cinque. È una performance superiore al trend regionale, che è al 25,2%; Cremona resta la prima provincia lombarda (ora è al 30,61%), Mantova quella più indietro (23,19%). In terra orobica si contano poi anche 94.254 richiami.
«Numeri importanti»
«Numeri importanti», riassume Massimo Giupponi, direttore generale dell’Ats di Bergamo, al termine della prima giornata di «stress test»: «Ringrazio tutti i centri vaccinali che in tempi molto brevi hanno allestito l’aumento di linee – prosegue -. Stiamo monitorando l’evoluzione della giornata, che è trascorsa abbastanza tranquilla: al momento non ci sono stati grandi problemi». Oggi «saliremo ancora, dopodiché potremo fare una valutazione più complessiva individuando anche i punti di miglioramento da mettere in campo – aggiunge il dg dell’Ats -, con un potenziale che è comunque legato all’approvvigionamento di vaccini». Vaccini e capitale umano sono appunto le variabili che determineranno la velocità che si potrà tenere nelle prossime settimane: «Dopo questo stress test occorrerà effettuare una rielaborazione dell’organizzazione – riflette Giupponi -, verificandola sia rispetto alla logistica dei vaccini, sia rispetto al personale. Anche quello del personale è un tema importante, fondamentale, su cui si lavora con collaborazione».
La mappa dell’accelerazione
Valgoglio rimane la prima località bergamasca e la seconda in tutta la Lombardia, con una copertura del 61,44% dei maggiorenni per la prima dose; altri sei comuni, tutti affacciati sul Sebino, sono invece oltre il 40%, e altri 54 – qui con una geografia più variegata – superano la copertura del 30%. Più uniforme pare invece la coda della classifica, possibile indicatore di qualche problema territoriale: degli ultimi dieci comuni bergamaschi per copertura, ben sette sono localizzati nell’Isola.
Da un mercoledì all’altro, l’aumento maggiore nella copertura s’è osservato a Rota d’Imagna (era al 22,5% il 21 aprile e ha raggiunto il 35,02% il 28 aprile: +12,52 punti), quindi a seguire Fuipiano Valle Imagna (da 24,02 a 36,31%: +12,29), Riva di Solto (da 29,73% a 41,93%: +12,20), Mozzanica (da 16,53% a 28,61%: +12,08). Guardando solo ai valori assoluti: +6.451 dosi nell’ultima settimana tra i residenti a Bergamo, +1.744 a Treviglio, +1.678 a Romano.
L’orizzonte delle forniture
Per scrutare l’orizzonte occorre tornare però al ragionamento di partenza, la disponibilità di «materia prima». Il calendario regionale delle consegne pare alternare certezze a incognite. Per Pfizer, la progressione si spinge piuttosto avanti: per tutta la Lombardia sono previste in arrivo 363.870 dosi il 5 maggio, 369.720 il 12 maggio, 363.870 il 19 maggio. Si spinge in là anche il calendario dell’altro farmaco a mRna, Moderna, però con stock più contenuti: 42.900 dosi (sempre per l’intera regione) stimate il 3 maggio, poi 61.550 sia il 10 maggio sia il 17 maggio. Più a breve termine, invece, la proiezione per gli altri vaccini: di AstraZeneca si aspettano 315.300 dosi il 2 maggio (circa 35 mila dovrebbero essere per la Bergamasca), 26.700 di Johnson & Johnson il 3 maggio.
Record regionale
Intanto, quella di ieri è stata annunciata come la giornata di record di vaccinazioni anche a livello complessivo regionale: «Si arriverà a circa 110 mila – aveva previsto a metà giornata Letizia Moratti, vicepresidente e assessore al Welfare -, frutto del lavoro dei tanti vaccinatori lombardi e del modello ottimizzato degli hub, realizzato e coordinato da Guido Bertolaso». Ieri in Commissione Sanità in consiglio regionale si sono aggiunti altri temi: sull’apertura delle prenotazioni per i cinquantenni non ci sono novità ufficiali, mentre Moratti ha invece aggiunto, a proposito di «certificati verdi» e «pass vaccinali», che «stiamo creando una piattaforma con i dati dei test sierologici (che attestano la presenza di anticorpi anche dopo la malattia, ndr) e dei tamponi. Abbiamo ancora dubbi sull’uso delle informazioni dei vaccini».
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