Cronaca / Bergamo Città
Mercoledì 17 Giugno 2020
Spettacoli annullati causa lockdown
Niente rimborsi, arrivano i voucher
Rimborsi addio, arrivano i voucher. «Per tutti gli spettacoli annullati a partire dalla data dell’8 marzo e fino al 30 settembre 2020, l’unica modalità di rimborso concessa è il voucher valido 18 mesi», fa sapere la Fondazione Teatro Donizetti, che cita il Decreto Rilancio e le conseguenti circolari di Siae e Agenzia delle Entrate.
La Fondazione ha cancellato 41 eventi (per 65 repliche) previsti al Creberg e al Sociale, essendo il Donizetti chiuso per lavori: 30 concerti di Bergamo Jazz, 4 della stagione di prosa e altrettanti della stagione Altri Percorsi, 2 spettacoli lirici e un’operetta. «Sino al 7 marzo la scelta della modalità di rimborso era facoltativa – spiega Massimo Boffelli, direttore generale della Fondazione – e qualche rimborso in denaro è stato fatto. Ora dobbiamo attenerci alle indicazioni del decreto, personalmente non sono d’accordo ma non abbiamo scelta».
Le richieste vanno inoltrate via mail entro il 30 giugno alla biglietteria del teatro, i voucher saranno spendibili per qualsiasi stagione o rassegna promossa dalla Fondazione Teatro Donizetti. Chi lo vorrà, potrà devolvere la somma alla Fondazione «in questo momento di difficoltà, per sostenere il teatro e la cultura». La pratica della donazione sembra essere piuttosto diffusa, come confermano dal Bergamo Film Meeting. «L’edizione 2020 è stata rinviata a data da destinarsi – dice Fiammetta Girola, coordinatrice generale della rassegna cinematografica – le prevendite on line erano state avviate ma la manifestazione non era ancora stata presentata e quindi il grosso degli abbonamenti è slittato. Avevamo invece venduto circa 250 biglietti per il concerto degli Asian Dub Foundation previsto al Sociale il 6 marzo. Sino al 6 luglio sarà possibile richiedere i voucher spendibili, a scalare, per qualsiasi attività futura del Bergamo Film Meeting. In alternativa si può rinunciare al rimborso e qualcuno dei nostri sostenitori ha già fatto questa scelte».
Chi invece ha optato per il rimborso in denaro è il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo. «Brescia è partita prima di noi con la vendita degli abbonamenti al Festival – spiega il consigliere delegato Silvio Galli –, ne erano già stati venduti circa 400 quando tutto si è fermato. I primi di maggio sono iniziati i rimborsi in denaro, qualcuno ha scelto di fare una donazione , altri hanno considerato il denaro già versato un anticipo dell’abbonamento alla prossima edizione, che salvo imprevisti si terrà al Teatro Sociale di Bergamo e Brescia in versione ridotta tra la fine di settembre e i primi di ottobre».n
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