
( foto Agazzi)
IL METEO. L’esperto: «Clima mite fino al weekend, poi la pioggia». Polveri sottili, Bergamo quinta in Lombardia per valori medi. Legambiente: «Inverno meno critico, restano però i problemi».
Guardando il calendario, ci sarebbe da attendere ancora un paio di settimane; se invece si osserva il cielo, la primavera è già arrivata. Sarà così per tutta la settimana, prima di una perturbazione che riporterà pioggia e freddo.
Già martedì 4 marzo la città è arrivata a toccare una punta di 17 gradi, e nei prossimi giorni il clima dovrebbe mantenersi stabile.
«È un piccolo anticipo di primavera – spiega Daniele Berlusconi, meteorologo di 3BMeteo –. Anche i prossimi giorni saranno soleggiati, con cieli sereni o poco nuvolosi, e le temperature che raggiungeranno massime di 16-17 gradi fino al weekend». Il monitoraggio dell’Arpa confermava il clima decisamente mite, con massime arrivate a 17 gradi tra città e hinterland, ma anche in pianura (centralina di Mornico) e persino a quota più alta, con i 16,6 gradi registrati alle 13,30 alla stazione di Brembilla. Certo le oscillazioni non mancano: «Di notte e nel primo mattino fa ancora freddo – prosegue Berlusconi –: c’è infatti molta dispersione notturna di calore, con minime di 3-4 gradi in pianura e locali gelate in aperta campagna».
Soprattutto l’Est della regione Lombardia ha beneficiato di correnti che hanno alleviato la cappa di polveri sottili. Febbraio ha chiuso una stagione invernale caratterizzata da frequenti perturbazioni. Questo ha ridotto lo smog
Tra domenica e lunedì qualcosa cambierà: «Il campo di alta pressione ci farà compagnia fino al weekend, poi da domenica sera-lunedì arriverà una perturbazione atlantica piuttosto organizzata – conclude Berlusconi – e tornerà a piovere».
Sul fronte della qualità dell’aria, sempre attingendo ai dati Arpa, l’ultima settimana ha consegnato una tregua dopo un picco delle polveri sottili tra il 20 e il 25 febbraio. Ma, tutto sommato, secondo Legambiente Lombardia «l’inverno appena trascorso è stato uno dei meno peggiori di sempre. Soprattutto l’Est della regione ha beneficiato di correnti che hanno alleviato la cappa di polveri – si legge in una nota dell’associazione –. Febbraio ha chiuso una stagione invernale caratterizzata da frequenti perturbazioni».
«Meno peggio» però «non significa che tutto sia andato liscio», specifica Legambiente. Nei primi due mesi del 2025, Bergamo ha avuto una concentrazione media giornaliera di Pm10 (una delle polveri sottili più impattanti) pari a 40,5 microgrammi per metro cubo d’aria, la quinta più alta tra i capoluoghi lombardi (prima ci sono Cremona a quota 44,5, Milano a 44,3, Lodi a 43,8 e Brescia a 42,2). Analizzando gli sforamenti del limite giornaliero (50 microgrammi per metro cubo), la centralina di Bergamo-via Garibaldi ha superato il tetto in 14 volte (anche in questo caso è il 5° capoluogo lombardo, dopo Milano con 21 giorni e Brescia, Cremona e Lodi con 16).
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