Cronaca / Bergamo Città
Domenica 05 Gennaio 2025
Smog, in provincia polveri sottili oltre i limiti in cinque centraline su nove
I DATI. Nel 2024 una media di 37 giorni di superamento. Casirate e Treviglio i peggiori. I sindaci: «Più alberi ed efficientamento energetico».
Tira ancora una brutta aria, ma meno di un tempo. Magra consolazione, quella consegnata dall’oggettività dei dati: nel medio periodo i giorni di sforamento dei limiti del Pm10 – una delle polveri sottili più note, correlata all’inquinamento – si stanno riducendo, anche se il 2024 è stato un anno peggiore rispetto al 2023.
La fotografia è impressa appunto nei dati dell’Arpa, attraverso le stazioni che rilevano il Pm10 tra la città, l’hinterland, l’Isola e la pianura: delle 9 centraline che rilevano il Pm10 in Bergamasca, nel 2024 sono state 5 quelle che hanno superato il limite annuo di sforamenti (è capitato nelle centraline di Casirate d’Adda, Filago, Lallio, Treviglio e Bergamo-via Garibaldi), mentre nel 2023 solo una stazione, quella di Casirate d’Adda, era stata «bocciata». Se però si torna indietro, la situazione appariva ben diversa: fino al 2012 tutte le centraline sfondavano i limiti, poi capitava che solo una centralina rimanesse sotto i limiti, infine la situazione s’è fatta più a macchia di leopardo.
Smog, il limite dei 35 giorni
Un passo indietro. La normativa europea sul Pm10 fissa un tetto alla concentrazione del Pm10 pari a 50 microgrammi per metro cubo d’aria e «ammette» un massimo di 35 giorni sopra questo limite. A inizi anni Duemila si registravano spesso più di 100 giorni oltre il tetto; il record negativo è rappresentato dai 155 sforamenti (l’equivalente di 5 mesi abbondanti, quasi metà anno) segnalati nel 2005 a Filago. Passo dopo passo però i valori sono andati migliorando: facendo la media dei giorni di sforamento tra tutte le centraline attive, tra il 2002 e il 2007 si superavano i 100 giorni ai di là dei limiti, nel 2024 si è scesi a una media di 37, il terzo anno migliore (... o meno peggio) dopo i 23 giorni di media del 2023 e i 35 del 2019, e al pari con i 37 del 2018. Nel 2024, infatti, sono stati conteggiati 50 giorni di sforamento a Casirate (in via Cimitero, l’unica centralina che da quando è attiva non è mai rimasta entro i 35 giorni di superamento dei limiti), 46 a Treviglio (in piazza Insurrezione), 43 a Lallio (via Sforzatica), 40 a Bergamo in via Garibaldi (la centralina di via Meucci si è fermata a 29), 39 a Filago, mentre hanno rispettato la normativa le stazioni di Osio Sotto (in via per Levate, 34 sforamenti), Dalmine (via Verdi, 31 giorni), Bergamo via Meucci (29 giorni) e Calusco d’Adda (via Caduti sul lavoro, 21 giorni).
Le «ricette» dei sindaci
Nel paese dove i dati sono storicamente più preoccupanti, Casirate d’Adda, si riflette su come poter migliorare la qualità dell’aria. La soluzione, secondo il sindaco Mario Donadoni, «è una tecnologia disponibile da milioni di anni: gli alberi. Uno dei nostri obiettivi è ripiantumare tutta la campagna». Nei prossimi giorni si comincerà a piantumare la piazza del mercato di fronte al centro ricreativo sportivo. «Poi – spiega Donadoni – sarà il turno della strada pedonale che dalla piazza porta al cimitero, in cui saranno piantati dei ciliegi».
A Osio Sotto
Osio Sotto è invece uno dei Comuni – come anche Dalmine e Calusco d’Adda – in cui nell’ultimo anno si sono verificati meno di 35 giorni con Pm10 oltre la soglia consentita. «Come sindaci – commenta il primo cittadino Corrado Quarti – non abbiamo grandi strumenti per limitare l’inquinamento dell’aria. Possiamo limitare la velocità delle auto e disporre alcune Ztl, come abbiamo fatto nel centro paese per i giorni festivi. Su questa partita, però, si dovrebbe ragionare anche a livello sovracomunale».
Dalmine e Filago
Dello stesso avviso il sindaco di Dalmine, Francesco Bramani: «Pesa molto il meteo. Un rimedio possibile è quello che stiamo mettendo in campo: ridurre i semafori e, conseguentemente, le code. Meno colonne significa anche meno smog». Daniele Medici, sindaco a Filago, fa notare come uno dei problemi principali siano «le pastiglie dei freni e la gomma di pneumatici che si disperde nell’aria. Siamo in fase lentamente calante, poi è chiaro che se per tre mesi non piove, i dati peggiorano».
A Treviglio
Riqualificazioni ed efficientamento sono le soluzioni individuate dal sindaco di Treviglio, Juri Imeri. «Abbiamo agito molto sugli immobili comunali e su interventi di riqualificazioni – dice –. Abbiamo appena deliberato la costituzione della comunità energetica e inaugureremo a gennaio il primo gruppo di autoconsumo su immobili comunali. Credo – aggiunge – che tutti insieme si possa fare qualcosa. Certo, se potessimo avere, soprattutto sulle scuole pubbliche, agevolazioni su questi tipi di intervento, forse potremmo farne di più».
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