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Cronaca / Bergamo Città
Venerdì 25 Novembre 2016
Slot, nuovo giro di vite in arrivo
In Lombardia 20 mila in meno
Il taglio si farà con un emendamento alla legge di bilancio e sarà realizzato entro il 31 dicembre 2017.
Il Governo è pronto a una drastica riduzione del parco slot: questo è il provvedimento principale contenuto nella proposta presentata nei giorni scorsi alla Conferenza Unificata. La discussione è stata però rinviata alla seduta del 15 dicembre. In Lombardia, secondo un’elaborazione di Agipronews sui dati forniti dal Governo, il taglio del 33% delle slot - rispetto alla situazione attuale - si traduce in 20.606 macchine in meno, con gli apparecchi che a fine 2017 saranno 41.151.
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Il taglio delle slot si farà con un emendamento alla legge di bilancio 2017 e sarà realizzato entro il 31 dicembre 2017. La bozza governativa parla di «programmata eliminazione degli apparecchi Awp (le slot, ndr) da bar e tabacchi», ma salva, in altra parte, una «quota di esercizi che disporranno di aree o locali dedicati». Tradotto: una parte per ora imprecisata di bar e tabacchi, secondo Agipronews, potranno tenere le slot, così come circa 18 mila sale e punti gioco (10 mila agenzie o negozi aventi il gioco come attività prevalente, 5 mila sale giochi e 3 mila sale Vlt e Bingo). Il Governo, secondo Agipronews, propone di «stabilire per tutti i punti gioco, in materia di orari, una apertura minima di 10 ore per le sale slot, dalle 14 alle 16 ore per le sale scommesse e per le sale bingo, la cui distribuzione nell’arco della giornata va definita in una prospettiva il più omogenea possibile nel territorio nazionale».
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«Vanno considerate valide in materia di distanze, le decisioni normative adottate finora dagli enti locali - con l’eccezione dei punti gioco di classe A (quelli che, secondo la proposta governativa, osservano certi parametri in chiave di controllo, formazione del personale e vincoli architettonici, ndr) - nei limiti del numero di punti gioco che saranno ammessi nelle Regioni o aree, così come definiti in sede tecnica della Conferenza unificata». I punti gioco che superino i limiti numerici territorialmente stabiliti o non rispettino le caratteristiche previste per la classe A saranno classificati di tipo B e per essi, continua Agipronews, valgono i vincoli di distanza imposti dagli enti territoriali.
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Entro il 31 dicembre 2017, «andrà pure definita la distribuzione territoriale dei punti gioco, in maniera omogenea, sul territorio nazionale, in proporzione al numero, alla densità e alla composizione anagrafica della popolazione di ciascuna Regione o area territorialmente individuata. I suddetti criteri e la loro applicazione saranno definiti in sede tecnica della Conferenza unificata».
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