S’inaugura l’anno giudiziario: giù i furti ma aumentano truffe e violenze domestiche

L’inaugurazione a Brescia. La situazione dei reati in Bergamasca: su «L’Eco di Bergamo» di domenica 29 gennaio tutti i dati e la relazione del procuratore Antonio Chiappani.

Si è aperto nella mattinata di sabato 28 gennaio, con una cerimonia al tribunale di Brescia, l’anno giudiziario del distretto bresciano, di cui Bergamo fa parte. Il procuratore generale Guido Rispoli nel suo intervento ha fatto riferimento all’inchiesta sul Covid che la Procura di Bergamo sta chiudendo in questi giorni e che per ora vede sei persone indagate. Nella sua relazione il procuratore di Bergamo, Antonio Chiappani, scrive che sono state «accertate gravi omissioni da parte delle autorità sanitarie nella valutazione dei rischi epidemici e nella gestione della prima fase della pandemia».

Per quanto riguarda la situazione dei reati in Bergamasca, i dati sono ancora influenzati dalla passata emergenza pandemia. I furti (7.332), anche quelli in abitazione (907), tornano a salire dopo che nel periodo Covid, caratterizzato dai lockdown in cui la gente stava in casa. Drastico calo per i reati tributari (-38,7%) e i sequestri (richieste per 140 milioni di euro, effettivamente sequestrati 11), mentre aumentano i casi di indebita percezione del reddito di cittadinanza (da 140 a 183), i maltrattamenti in famiglia (da 840 a 865), le estorsioni con autori ignoti (da 97 a 198), le truffe con autori noti (da 1348 a 1582) e le violenze sessuali (da 138 a 145).

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