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Cronaca / Bergamo Città
Giovedì 20 Febbraio 2025
Sicurezza, sulle «zone rosse» c’è apertura. Rimpatri, servono gli accordi
IL VERTICE. La prefettura sta valutando i presupposti giuridici per l’attuazione della direttiva Piantedosi a Bergamo. Sul tavolo la petizione con 400 firme.
L’istituzione di «zone a controllo rafforzato» come le definisce la direttiva del ministro Matteo Piantedosi, la petizione firmata da 400 cittadini residenti tra via Paglia, Bonomelli e Novelli, il monitoraggio degli stranieri e il tema dell’accoglienza sono stati i punti al centro del lungo Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato mercoledì 19 febbraio dal prefetto Luca Rotondi.
Dalle 10.30 alle 13, in due fasi, sono stati trattati gli argomenti che hanno portato, la scorsa settimana, alla raccolta di firme degli abitanti e dei commercianti della zona vicina alla stazione per chiedere «interventi urgenti per migliorare la sicurezza e la vivibilità delle vie». La prefettura sta valutando se ci siano i presupposti giuridici per applicare anche a Bergamo la direttiva già in atto a Milano, Napoli, Firenze, Bologna, Torino, Udine, Trieste, Padova, Reggio Emilia, Catania, Roma, Frosinone e dal 24 febbraio a Bari.
Richiesta di un impegno concreto
Al Cosp erano presenti, oltre ai vertici delle forze di polizia, la sindaca Elena Carnevali e l’assessore alla Sicurezza Giacomo Angeloni, con la comandante della Polizia locale Monica Porta. All’amministrazione e alle forze dell’ordine i residenti delle vie intorno alla stazione avevano chiesto giovedì scorso «un impegno concreto per l’adozione di strumenti già previsti dalla legge», tra i quali divieto di bivacco e somministrazione di alcolici, l’adozione di Daspo urbani e la creazione delle «zone a controllo rafforzato».
Nel corso del Comitato è stato sottolineato come i controlli in quelle zone, così come alla Malpensata, siano già stati intensificati da tempo. «Apprezziamo gli interventi già avviati come l’installazione di telecamere e le proposte di riqualificazione urbana, ma riteniamo siano necessarie ulteriori misure» avevano però rimarcato i cittadini nella loro petizione.
Raccolta firma che il giorno successivo i consiglieri di Fratelli d’Italia, insieme a tutto il centrodestra avevano fatto propria depositando un ordine del giorno urgente in Consiglio comunale chiedendo alla Giunta di «farsi promotrice in prefettura e questura dell’istituzione delle cosiddette “zone rosse” e di tutte le iniziative conseguenti in stazione e zone limitrofe quali Malpensata, via Bonomelli, Paglia e dintorni, anche attraverso un massiccio utilizzo del Daspo urbano e ogni altro mezzo disponibile per allontanare i soggetti pericolosi dal territorio comunale».
La direttiva Piantedosi prevede nelle cosiddette «zone rosse» il «divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria».
Il Cosp si riunirà di nuovo per proseguire il confronto sul tema. La direttiva Piantedosi prevede nelle cosiddette «zone rosse» il «divieto di stazionamento ai soggetti che assumono atteggiamenti aggressivi, minacciosi o molesti, e risultino destinatari di segnalazioni dell’autorità giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, contro la persona, contro il patrimonio per i delitti di furto con strappo, rapina, danneggiamento, invasione di terreni ed edifici, detenzione abusiva di armi od oggetti atti ad offendere e che costituiscano un concreto pericolo per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità delle infrastrutture del trasporto e delle aree urbane individuate».
Il tema immigrazione
Quanto al tema immigrazione, lunedì nel corso della Conferenza dei prefetti e dei questori d’Italia è arrivato un forte input a prefetti e questori ad aumentare i rimpatri di migranti irregolari. C’è però il tema, ormai noto e sottolineato anche ieri al Cosp, degli accordi bilaterali di riammissione e rimpatrio tra gli Stati, senza i quali l’espulsione degli stranieri irregolari resta lettera morta.
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