Sicurezza sui bus: «Segnalate ogni episodio di violenza»

DOPO L’AGGRESSIONE . L’Agenzia del tpl: «Aziende preoccupate, avere informazioni è fondamentale». Form sul sito e dall’autunno corsi per gli operatori.

L’invito è quello di segnalare sempre, qualunque sia il tipo di violenza di cui si è vittime o testimoni. Il giorno dopo l’aggressione al conducente di un bus di linea del Gruppo Arriva, nel pomeriggio di martedì 18 giugno alla fermata vicino al municipio di Sarnico, da parte di un gruppo di ragazzini rimproverati dall’autista perché volevano viaggiare senza biglietto per raggiungere il Lido Nettuno, è tempo di riflessioni «su un fenomeno – esordisce il direttore dell’Agenzia di Trasporto pubblico locale di Bergamo, Marcello Marino – di cui ancora non si conosce la reale dimensione, ma che non è da sottovalutare».

Perché se gli episodi gravi ed eclatanti non sono all’ordine del giorno, è anche vero che quello che accade sui mezzi pubblici è lo specchio della vita sociale e segnalazioni di problemi di sicurezza, sui mezzi e alle fermate, se pur meno gravi, ce ne sono diverse: «Le aziende sono preoccupate – dichiara Marino –. Non dobbiamo dimenticare che gli autobus sono luoghi pubblici, con le criticità che ne conseguono. Come ogni piazza, possono essere luoghi tranquilli o diventare terreno di violenza». Così, se in merito all’episodio di Sarnico sono già stati avviati contatti con Prefettura e Questura «perché – continua Marino – l’Agenzia non può farsi carico dei problemi di ordine pubblico», quello che si può fare è informare, sensibilizzare e formare.

La campagna «Marta»

Già avviata a marzo e insieme alla Provincia la campagna «Marta», dal nome della studentessa che nel 2022 aveva denunciato una molestia ricevuta su un autobus, per contrastare molestie, ma, più in generale, atti violenti sui mezzi pubblici, da qualche settimana c’è la possibilità di segnalare questo tipo di episodi attraverso un form sul sito dell’Agenzia: «La sicurezza in un luogo pubblico non può passare solo dal controllo delle autorità preposte – aggiunge il direttore –, ma serve un senso di comunità che va costruito attraverso un’utenza correttamente informata. L’invito è quello di segnalare ogni episodio di violenza, fisica, ma anche verbale, compresi atti di bullismo, molestie, borseggi e discriminazioni razziali o di genere, perché tutte le segnalazioni ricevute serviranno a capire la reale dimensione del fenomeno e quindi mettere in atto le politiche più idonee a contrastarlo». Nel frattempo, sempre all’interno di «Marta», già con l’avvio del prossimo anno scolastico, sul tema sicurezza partirà una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, mentre in autunno, in collaborazione con le aziende di trasporto, verranno avviati corsi formativi per tutti gli operatori, conducenti e controllori, in modo che abbiamo uno standard di comportamento uniforme.

Sarnico, la segnalazione qualche giorno prima

Sulla vicenda di Sarnico, intanto, torna anche il Gruppo Arriva che esprime «vicinanza e sostegno all’autista aggredito», precisando che nei giorni scorsi l’azienda aveva segnalato alla Questura di Bergamo la situazione di potenziale pericolo nella zona dove è poi avvenuta l’aggressione visto che «i fatti relativi alla pubblica sicurezza – ricorda il Gruppo - rappresentano un tema più generale di ordine pubblico e Arriva Italia è uno dei soggetti in campo, ma non l’unico». «Per l’azienda la sicurezza di dipendenti e clienti è di primaria importanza – si legge in una nota –. Arriva Italia organizza periodicamente da diversi anni corsi di formazione per il proprio personale sul tema sicurezza e sta avviando proprio in questi giorni un corso specifico sulla gestione dell’utenza aggressiva. Per le attività di controllo viene supportata da fornitori esterni di servizi di vigilanza e, in caso di situazioni particolari, viene fatto ricorso alle guardie giurate. Inoltre, il contatto e la collaborazione con le forze dell’ordine sono costanti e siamo sempre al fianco del nostro personale. In caso di situazioni come quella di Sarnico sosteniamo pienamente e direttamente i dipendenti, mettendo a disposizione anche un supporto psicologico e legale». Dalla Questura fanno sapere che «non ci risultano precedenti nella zona di Sarnico. Abbiamo subito verificato e approfondito la segnalazione dell’azienda, in modo da avere tutti gli elementi utili per poter fronteggiare al meglio il fenomeno. Si tratta di gruppi di minorenni senza biglietto. Da parte nostra l’attenzione sul tema è sempre alta. Tanto che siamo riusciti a mitigare e diminuire il fenomeno sui bus per Oriocenter, insieme all’azienda interessata (Atb, ndr)».

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