Sicurezza, commercianti in allerta: «Preoccupati da usura, furti e rapine»

L’INDAGINE. Gli imprenditori del terziario avvertono un peggioramento negli ultimi 12 mesi.Confcommercio Bergamo: continua l’opera di sensibilizzazione e prevenzione contro le infiltrazioni criminali.

Crescono i timori dei commercianti rispetto alla sicurezza, preoccupano furti e rapine e aumenta la percezione del rischio usura e racket. È quanto emerge dall’indagine su legalità e sicurezza affidata da Confcommercio Imprese per l’Italia a Format Research in occasione dell’undicesima edizione della giornata nazionale «Legalità, ci piace!», che si è tenuta mercoledì 29 maggio.

La percezione dei reati

Nel Nord Ovest il 16,8% delle imprese del terziario avverte un peggioramento della sicurezza, in particolare nei grandi centri urbani (19,3%). Le percentuali sui furti e gli atti vandalici, rispettivamente del 24,8% e del 22,4%, sono superiori ai valori nazionali (pari al 23,5% al 21,1%). I reati sono percepiti in aumento nei grandi centri, sebbene la percezione per l’aggressione e la violenza sia avvertita maggiormente nei piccoli centri. Il 38,1% degli imprenditori interpellati teme che la propria impresa possa essere esposta al rischio di fenomeni criminali come furti (il crimine che preoccupa maggiormente gli imprenditori del terziario), rapine, atti vandalici, aggressioni.

«Accanto agli associati»

«La percezione di sicurezza è peggiorata tra gli imprenditori negli ultimi dodici mesi – conferma Giovanni Zambonelli, presidente Confcommercio Bergamo –. Dichiarano di sentirsi aggredibili dalla criminalità in relazione a tutti i principali reati. Aumenta poi la percentuale dei commercianti che sono preoccupati per i rischi di usura ed estorsione. Da parte nostra desideriamo essere accanto a tutti gli associati, a fianco della legalità e contro le mafie» sottolinea Zambonelli, che ricorda come «tutti gli uffici sono a disposizione di coloro che, anche in forma personale e riservata, desiderino essere contattati per essere assistiti in condizioni di difficoltà. In questa direzione va anche la sottoscrizione da parte di Confcommercio Bergamo di due protocolli in Prefettura, dalla prevenzione e contrasto all’usura all’attivazione di un sistema di video-allarme anti-rapina, interconnesso con le forze dell’ordine».

Informazione e prevenzione

Il dato positivo emerso dalla ricerca è la crescita di una maggiore consapevolezza tra gli imprenditori, unitamente alla fiducia nell’operato di istituzioni e forze dell’ordine. Il 62,4% degli imprenditori dichiara che, a fronte di fenomeni criminali, occorre fare denuncia e il 38,3% invita a segnalare informalmente la situazione alle forze dell’ordine. Il 36,5% dichiara di rivolgersi alla propria associazione di categoria e il 18,4% alle associazioni antiusura. Ma continua a preoccupare il 24,6% che non saprebbe come comportarsi di fronte a episodi di usura e racket e il 6,2% che sostiene di ritenere inutile la denuncia. «Grazie al contributo e alla sensibilizzazione delle forze dell’ordine, delle associazioni antiusura e al coordinamento che abbiamo promosso e costituito con Libera, unitamente ad altre associazioni e sindacati del territorio, – commenta il direttore Confcommercio Bergamo Oscar Fusini– aumenta la consapevolezza degli imprenditori e la percentuale di coloro che sarebbero pronti a denunciare e informare le forze dell’ordine. Continueremo l’opera di sensibilizzazione, informazione e prevenzione contro le infiltrazioni criminali».

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