Si va dai nonni, ma in sicurezza
Le dieci regole da rispettare

Gli anziani, si sa, sono quelli che rischiano di più. Ma dopo i due mesi trascorsi senza poter vedere nonni, zii e parenti diventati «lontani» per decreto, da lunedì 4 maggio si potrà far loro visita, ma con le dovute attenzioni.

Richiamando al senso di responsabilità dei singoli, Regione Lombardia ha stilato un decalogo sui comportamenti da tenere durante le visite ai parenti e ai «congiunti» in genere. «Sarà bello tornare a visitare i nostri cari - si legge nel volantino intitolato “Si va dai nonni” -, ma dobbiamo imparare a farlo in sicurezza, soprattutto se sono anziani».

I dieci punti sono suggerimenti di buon senso, utili a chi possa ancora avere dubbi sulla fase 2 dell’emergenza coronavirus e in particolare sull’uscita da casa per andare a trovare i parenti e ridurre al minimo il rischio di contagiare ed essere contagiati. Il primo punto del decalogo spiega che «in caso di sintomi influenzali, anche minimi, è meglio posticipare la visita», I consigli proseguono così: «Incontra i tuoi cari da solo o in presenza di un solo bambino. Se i tuoi bambini incontrano i nonni o persone anziane, accertati che non abbiano avuto contatti ravvicinati con coetanei o altre persone, almeno nelle settimana precedente l’incontro. Meglio un solo incontro lungo e non due incontri brevi».

E meglio ancora «organizzate l’incontro all’aperto o in un ambiente ben areato (a finestre aperte). Mantieni sempre la distanza di un metro - è il seguito dell’elenco dei consigli -, indossa la mascherina per tutto il tempo e lava accuratamente le mani prima e dopo la visita». Gli esperti consigliano anche di «evitare di consumare alimenti e di fermarti a pranzo o cena. Non lasciare i bambini a casa dei nonni per un tempo prolungato o continuativo per giorni. Fatti carico delle commissioni dei tuoi cari più anziani e approfitta dell’incontro per spiegare l’uso delle videochiamate e aiutarli nella ricerca dei servizi di assistenza ed emergenza e di consegna a domicilio presenti sul territorio. Se ritieni - è l’ultimo punto -, porta in regalo qualcosa di emotivamente significativo (album di foto, filmati di famiglia, qualche buona lettura)».

Insomma, quella che si apre è una fase molto delicata, che richiede il distanziamento e l’uso dei dispositivi di protezione individuale. E un’estrema attenzione nei confronti degli anziani, la categoria debole di questa emergenza. Un abbraccio e un bacio in meno, per giorni felici.

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