Si torna a scuola: campanella per 126.582 studenti, in tre anni sono 6.500 in meno

IL RIENTRO IN CLASSE. Gli auguri del dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale Vincenzo Cubelli e dell’assessore Marzia Marchesi. Tra le novità i cellulari vietati alle scuole elementari e medie.

Giovedì 12 settembre suona la campanella: si torna a scuola. Un rientro sui banchi per 126.582 studenti, dopo la chiusura delle iscrizioni a febbraio, per l’anno scolastico 2024/25 nelle scuole statali bergamasche. Il dato riguarda tutti gli alunni dall’infanzia alla scuola secondaria di secondo grado. «Erano 128.216 l’anno scorso, 129.911 due anni fa, 133.082 nel settembre 2021: in un triennio si registra dunque un calo di circa 6.500 iscritti, l’equivalente di sei istituzioni scolastiche di dimensioni medio grandi», sottolinea il dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale di Bergamo, Vincenzo Cubelli, intervistato proprio sull’inizio dell’anno scolastico.

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E alla vigilia del primo giorno di scuola, non potevano mancare gli auguri. «Vorrei richiamare le parole del direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Luciana Volta, e augurare a tutti gli studenti di ritrovare a scuola un clima sereno in cui costruire relazioni positive con il gruppo dei pari e con autorevoli figure adulte di riferimento: un contesto in cui coltivare speranze e superare timori attraverso il confronto e il dialogo. Questo sia anche l’impegno del mondo della scuola verso gli studenti», sottolinea Cubelli. Un augurio di buon inizio è arrivato anche dall’assessore ai Servizi scolastici Marzia Marchesi: «Auguro un anno scolastico sereno e costruttivo alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, alle famiglie, ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e a tutto il personale delle scuole. Ogni inizio porta con sé aspettative, speranze e preoccupazioni, auspico che le studentesse e gli studenti scoprano, attraverso lo studio, qualcosa di più di loro stessi e possano trovare gli strumenti per progettare il loro presente e il loro futuro».

«L’anno scolastico si apre nel pieno rispetto delle disposizioni amministrative: con un comunicato dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia sono stati resi noti gli esiti delle procedure di assunzione finora espletate nelle province lombarde»

Tornando al calo degli iscritti, il dirigente Cubelli però rimarca: «Al contrario, ed è un dato estremamente positivo, nel medesimo triennio le dotazioni organiche del personale docente sono rimaste sostanzialmente invariate», puntualizza il dirigente. L’estate che abbiamo appena lasciato alle spalle è stata calda, anche, sul fronte scuola. Dal caso degli istituti scolastici con dirigenti scolastici in «reggenza» in attesa che vengano sbrogliati gli ultimi meccanismi dei concorsi per i presidi, all’algoritmo che ha lasciato numerosi aspiranti docenti iscritti nelle Graduatorie provinciali delle supplenze (Gps) senza incarico scolastico, innescando lamentele. Ma Cubelli rassicura: «L’anno scolastico si apre nel pieno rispetto delle disposizioni amministrative: con un comunicato dell’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia sono stati resi noti gli esiti delle procedure di assunzione finora espletate nelle province lombarde. A Bergamo sono state effettuate 333 immissioni in ruolo relative al personale docente: 128 da graduatorie a esaurimento e dalle graduatorie di merito, 156 da Gps prima fascia sostegno e 14 da cosiddetta “call veloce”. A oggi sono state assegnate 2.818 supplenze annuali da Gps. Sono poi 190 le immissioni in ruolo per il personale Ata (personale amministrativo, tecnico e ausiliario) e 503 le assunzioni a tempo determinato».

Le novità

Anche quest’anno, le attività scolastiche iniziano con alcune novità. «La più rilevante è certamente l’avvio dei percorsi della nuova filiera tecnico professionale 4+2, che nella nostra provincia ha trovato terreno fertile e che corrisponde all’idea del ministro di rilanciare il valore formativo del lavoro e ben si salda con la realtà produttiva del nostro territorio», sottolinea il dirigente. La novità che debutta quest’anno si riferisce alla riforma degli Its; fortemente voluta dal ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara. Il modello 4+2 permette agli studenti dei percorsi quadriennali di accedere direttamente ai corsi degli Its Academy (scuole ad alta specializzazione tecnologica). In alternativa, il diploma quadriennale sarà riconosciuto nel mondo del lavoro come equivalente a un diploma quinquennale e consentirà l’iscrizione all’Università. La nuova filiera tecnologico-professionale valorizza e arricchisce gli indirizzi di studio dell’Istruzione tecnica e professionale, potenziando lo studio delle materie Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica), delle lingue e la didattica laboratoriale. «È inoltre questa una possibile risposta al tema della dispersione scolastica», puntualizza Cubelli, toccando un tema di forte attualità. «Contro il fenomeno della dispersione, che presenta caratteri di grande disomogeneità sul territorio nazionale, meno accentuati nelle regioni del Nord Italia, sono state messe in campo dalle scuole, anche grazie ai cospicui fondi Pnrr, importanti misure, che vanno dalla prevenzione del fenomeno, agli interventi di contrasto, alle forme di compensazione. In questo ultimo blocco rientrano ad esempio le politiche scolastiche sempre più attente all’istruzione degli adulti», fa presente Vincenzo Cubelli.

Cellulari vietati

«L’altra novità è il divieto di utilizzo in classe del telefono cellulare, anche ai fini educativi e didattici, per gli alunni dalla scuola d’infanzia fino alla secondaria di primo grado, salvo casi specifici legati a bisogni educativi specifici – sottolinea il dirigente – . Il divieto è disposto da una circolare ministeriale che ne chiarisce le motivazioni sulla base di importanti studi internazionali».

Il saluto della sindaca a studenti e docenti

La sindaca Elena Carnevali è stata insieme all’assessora ai servizi per l’infanzia, educativi e scolastici Marzia Marchesi, alla scuola primaria Scuri.

«È come un abbraccio vedere l’emozione sui volti dei bambini e delle bambine al loro primo giorno di scuola, un momento che resterà impresso nei loro ricordi. Questa mattina le classi quinte, composte da 63 alunni e alunne, hanno salutato l’inizio dell’anno scolastico cantando la canzone “Lo scriverò nel vento”: ’Saremo tutti amici, saremo mille voci, un coro che cantando cancellerà le lingue, le distanze non conteranno niente, e questo mondo, che mondo sarà?’; parole che danno il senso e il valore della scuola, luogo di costruzione di competenze e relazioni, di inclusività, e del suo fondamentale ruolo educativo e formativo dei cittadini e delle cittadine di domani»

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