Si è dimessa la direttrice dell’Accademia Carrara Martina Bagnoli

IL CASO. La direttrice lascia dopo soli 8 mesi alla guida della pinacoteca cittadina a causa di un rapporto «complicato» con il general manager della Fondazione Gianpietro Bonaldi. Nemmeno il Cda straordinario è riuscito a ricucire lo strappo. Nel pomeriggio il comunicato della presidente del Cda, Elena Carnevali.

Il consiglio di amministrazione straordinario della Fondazione Accademia Carrara convocato per il 31 ottobre, ha accettato le dimissioni che la direttrice Martina Bagnoli aveva presentato negli scorsi giorni.

La storica dell’arte, a soli otto mesi dall’insediamento lascia l’incarico. All’origine dello strappo ci sarebbe la crescente insofferenza per il «dualismo» apicale con il manager della Fondazione Gianpietro Bonaldi e la ricerca di maggiori spazi di autonomia, sia gestionali sia nella programmazione culturale.

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Nonostante lo Statuto della Fondazione (e anche il bando di selezione a cui ha partecipato Bagnoli) precisi: «Le due figure devono agire di concerto», definendo che «il ruolo del direttore è di carattere scientifico, mentre al general manager spettano mansioni più economico-organizzative», chiamato però anche «a formulare proposte di concerto col direttore del museo».

L’incompatibilità tra i due è invece venuta a galla velocemente e nemmeno la mediazione della sindaca Elena Carnevali (presidente del Cda della Fondazione) e dell’assessore alla Cultura Sergio Gandi sembrano aver sortito alcun effetto.

La nota della presidente del Cda della Fondazione Carrara, Elena Carnevali

Nel pomeriggio di venerdì 1° novembre sulla questione è arrivata una nota firmata da Elena Carnevali, sindaca di Bergamo e presidente del Cda della fondazione Accademia Carrara. Nel comunicato si sottolinea l’impegno profuso da lei e da tutto il Cda per evitare le dimissioni di Martina Bagnoli e si rammarica della scelta finale della direttrice. Nel comunicato si ribadisce la piena fiducia nel «modello duale» sino ad ora adottato per la guida della pinacoteca e conclude dicendo che «nei prossimi giorni, il CdA si riunirà per definire i passi, indispensabili per garantire la continuità operativa del Museo oltre agli impegni già programmati della Fondazione».

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