Si apre il Landscape Festival: da Piazza Vecchia al Lavatoio, eventi e convegni - Foto e video

BERGAMO. «Facing the crisis» è il tema di quest’anno. In Piazza Vecchia la «green square» di Catherine Mosbach.

Quattordicesima edizione al via, venerdì 6 settembre, per il Landscape Festival, promosso dall’associazione Arketipos e dal Comune di Bergamo, dedicato alla promozione della cultura e della progettazione del paesaggio. Il tema scelto per quest’anno è «Facing the crisis»: di fronte a pandemie, guerre ed emergenze ambientali, è fondamentale trovare soluzioni innovative e percorrere strade inesplorate per affrontare positivamente le diverse crisi e favorire la rigenerazione delle nostre società.

Un calendario ricco di eventi e iniziative rivolte al grande pubblico e ai professionisti del settore. Tra i momenti più importanti, il tradizionale International Meeting of Landscape and Garden, che si terrà il 20 e 21 settembre. Evento conclusivo del festival, il meeting riunisce di anno in anno progettisti di fama mondiale, intenzionati a cogliere un’opportunità unica di networking, scambio e confronto con i colleghi.

La «green square» di Catherine Mosbach

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Tra gli appuntamenti più attesi, come ogni anno, l’allestimento di Piazza Vecchia. L’installazione della francese Catherine Mosbach invita i visitatori a esplorare uno spazio dove la materia minerale si fonde con quella vegetale, riflettendo sulla relazione tra il corpo umano e gli elementi naturali.

Piazza Vecchia viene paragonata al terreno arso dalla siccità, ma trasmette un messaggio di speranza: il suolo apparentemente sterile e desertificato, è segnato da fenditure in cui si innestano semi di nuova vita, permettendo alla vegetazione pioniera di rinascere. I 52 alberi presenti nell’installazione, e le oltre 3000 piante erbacee e perenni che si sforzano di crescere attraverso le fratture, mettono in scena sul suolo di Piazza Vecchia un giardino ideale, incoraggiando gli individui a lottare per superare l’attuale crisi globale, non soltanto climatica, ma soprattutto sociale.

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Innovazione e sostenibilità per affrontare le crisi globali

Il Landscape Festival invita studi di architettura e progettazione paesaggistica, filosofi, scrittori, fotografi, ricercatori e botanici di tutto il mondo a condividere le proprie visioni su come affrontare la crisi ambientale e sociale attuale. I temi più urgenti includono l’urbanizzazione e l’integrazione della natura nel nostro sistema di vita, oltre al ruolo olistico dell’architettura del paesaggio. La capacità dei paesaggisti di interpretare e rispondere ai cambiamenti ambientali, sociali ed economici è infatti cruciale per creare spazi funzionali, estetici e benefici per le comunità.

Eventi come dissesto idrogeologico, inondazioni e terremoti sottolineano l’importanza di comprendere il rischio climatico per lo sviluppo urbano futuro. Uno sviluppo sostenibile che deve prioritizzare la rigenerazione ambientale, la biodiversità, la conservazione delle risorse, la crescita economica stabile e il valore sociale. In questo contesto, l’architettura del paesaggio gioca un ruolo fondamentale nel creare città più resilienti e vivibili.

L’inaugurazione

Vittorio Rodeschini, presidente di Arketipos, inaugura l’edizione 2024: «Questa manifestazione, ormai punto di riferimento culturale consolidato a livello internazionale, dimostra il suo valore attraverso le numerose iniziative delle prossime settimane e la partecipazione attiva della città di Bergamo. Il nostro obiettivo è continuare a promuovere la cultura del paesaggio e della sostenibilità, ispirando e coinvolgendo istituzioni, aziende e cittadini nel percorso verso un futuro che ponga al centro una progettazione delle nostre città attenta e responsabile».

«L’impegno su temi ambientali è diventato centrale per la nostra città»

Sergio Gandi, vicesindaco e assessore alla Cultura, aggiunge che il Festival contribuisce «all’impegno dell’Amministrazione nella direzione sia della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e paesaggistico, sia della sensibilizzazione di tutti rispetto ai temi del cambiamento climatico. Il focus di quest’anno si inserisce perfettamente nell’impegno sui temi ambientali divenuto centrale anche per la nostra città, firmataria del “Climate city contract”, il patto territoriale che ci vede tra le 9 città italiane e le 112 europee a guidare la sfida alla decarbonizzazione entro il 2030».

«Regione Lombardia - spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture e opere pubbliche Claudia Maria Terzi - ha scelto di promuovere e sensibilizzare una cultura della sostenibilità con un focus particolare sull’importanza dell’interazione tra risorse umane e naturali per garantire uno sviluppo sostenibile. Con queste premesse, è stato deciso di sostenere politiche finalizzate alla rigenerazione urbana che, facendo leva sulla dimensione dell’abitare, della scuola e della qualità dei servizi socio-sanitari, punta all’inclusione sociale delle popolazioni urbane più fragili per età e povertà, riducendo le disuguaglianze materiali ed immateriali».

Al Lavatoio

Per affrontare le crisi globali, è fondamentale adottare soluzioni concrete come quelle orientate alla conservazione degli ecosistemi, alla gestione sostenibile delle risorse e allo sviluppo di infrastrutture verdi e blu – le reti, cioè, di aree naturali e seminaturali presenti sul territorio. Questa necessità ha ispirato il progetto dell’Antico Lavatoio di Via Mario Lupo, curato da Michele Pezzoni, Greta Bianchi e Marco Togni col sostegno di Pedrali. Seguendo una linea temporale simboleggiata da un fiume si ripercorre il corso della vita umana e si scopre come questo sia influenzato da ogni decisione, passata, presente e futura. Il progetto esplora quindi due scenari: uno negativo, con la natura sopraffatta dall’agire umano, e uno positivo, con un equilibrio tra uomo e natura. La scelta di quale futuro realizzare dipende da noi.

Gli eventi

Nelle oltre due settimane di festival non mancheranno all’appello i convegni internazionali, tra cui l’Université D’été e l’International Seminar, i workshop pratici (Garden Masterclass,) e i seminari gratuiti (Landscape talk). Altri eventi proseguiranno nel corso dell’anno: il 17 settembre la Fondazione Accademia Carrara ha invitato l’associazione Arketipos a partecipare a un momento di dialogo e confronto in occasione della presentazione del nuovo progetto di paesaggio dei suoi giardini.

Tra gli eventi più importanti l’International Meeting of Landscape and Garden, che riunisce i più noti esponenti di landscaping del mondo. Nell’affascinante cornice del Teatro Sociale di Bergamo, il 20 e 21 settembre, si confronteranno Andrew Laidlaw (Australia), Andrew Grant (UK), Catherine Mosbach (Francia), Arit Anderson (UK), Arthur Adeya (Kenya), Yoonjin Park (Corea del Sud), Margherita Brianza (Italia), Amalia Robredo (Uruguay), Tony Spencer (Canada), Herbert Dreiseitl (Germania).

Il 13 settembre, al Monastero di Astino, andrò in scena Université D’été: un momento di incontro indirizzato a tutti coloro che si occupano di paesaggio dal punto di vista legale. Il 18 settembre, nello stesso luogo, la Garden Masterclass, un workshop pratico, che accompagnerà i partecipanti attraverso una visione concettuale della progettazione del paesaggio. Il 19 settembre sarà il momento dell’International Seminar, con Cristobal Elgueta, Ton Muller, Jason Siebenmorgen. Modera Giacomo Guzzon. L’incontro, che si terrà presso la Sala Alfredo Piatti, si propone di esplorare le dinamiche e le sfide che i grandi centri dovranno gestire e affrontare nel prossimo futuro.

Info

Tutte le informazioni sugli eventi a questo link. Il programma completo del Landscape Festival a questo link.

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