Sfalcio differenziato: +202%. Un passo avanti per la biodiversità urbana

L’INIZIATIVA. Prosegue e si amplia il progetto di sfalcio differenziato avviato nel 2023 dal Comune di Bergamo per favorire la biodiversità urbana e promuovere una gestione più sostenibile del verde pubblico.

Dopo due anni di sperimentazione, l’iniziativa è stata confermata e ampliata nel 2025, coinvolgendo 56 aree verdi per un totale di 199.505 mq, segnando un incremento del 202% rispetto al 2024.

Un percorso in crescita dal 2023 al 2025

Il progetto è nato nel 2023 nell’ambito dell’iniziativa Beepathnet Reloaded, con il coinvolgimento di 13 aree per un totale di 39.136 mq, con l’obiettivo di migliorare la biodiversità urbana e sostenere l’apicoltura. Nel 2024, l’iniziativa è stata estesa a 25 aree, raggiungendo complessivamente 65.875,62 mq.

L’iniziativa, avviata dall’ex assessora al Verde Marzia Marchesi e oggi portata avanti dall’assessora Oriana Ruzzini, ha recentemente ricevuto una menzione speciale da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) nell’ambito del progetto Aree verdi comunali a gestione differenziata o sfalcio ridotto. Il riconoscimento è stato attribuito per “l’evidente valenza ambientale e le ricadute positive sulla biodiversità vegetale e animale”.

Un approccio innovativo nella gestione del verde pubblico

Il Comune di Bergamo ha adottato un approccio innovativo alla gestione del verde, permettendo alla vegetazione di svilupparsi in modo più naturale e offrendo riparo e nutrimento a insetti impollinatori, piccoli mammiferi e uccelli nidificanti a terra. Questo metodo contribuisce inoltre a migliorare l’idratazione del suolo, contrastando le isole di calore e trattenendo umidità preziosa per la flora cittadina.

La strategia di gestione prevede una diversificazione nella frequenza degli sfalci per ridurre l’impatto ambientale: alcune aree vengono tagliate una volta all’anno, altre due o quattro volte, mentre il resto del verde urbano continua a essere gestito con una media di nove tagli annui.

Il progetto in collaborazione con Fab e museo Caffi

Il progetto è coordinato dall’Assessorato alla Transizione Ecologica, Ambiente e Verde, in collaborazione con il Fab (Flora Alpina Bergamasca), che ha fornito supporto scientifico nella selezione delle aree da gestire con sfalcio differenziato. Anche aiuole, rotonde e spartitraffico, spesso considerate marginali, possono rivelarsi importanti nicchie di biodiversità da preservare.

Un ulteriore contributo arriva dal Museo Civico di Scienze Naturali Enrico Caffi, che monitorerà la presenza entomologica nei terreni non sfalciati, raccogliendo dati sulla varietà di insetti presenti. Studi condotti in città italiane ed europee dimostrano che la riduzione della frequenza degli sfalci favorisce un aumento significativo della biodiversità: nelle aree gestite con questa tecnica si registra un incremento fino al 30% della presenza di insetti impollinatori, predatori, decompositori ed erbivori, tra cui api mellifere e selvatiche, ditteri sirfidi, mosche, farfalle, coleotteri e cavallette.

Inoltre, nelle zone con maggiore varietà di fiori spontanei come carote selvatiche, radichiella, trifogli e centaurea, la presenza di insetti può aumentare fino al 60%. Anche la presenza di piccoli boschetti urbani favorisce un incremento del 40% di insetti. Un ulteriore beneficio di questa strategia è la riduzione della popolazione di zanzara tigre, grazie al naturale incremento dei predatori e della microfauna.

Le dichiarazioni sul progetto

«La pratica virtuosa dello sfalcio differenziato regala fioriture in ogni stagione dell’anno, uno spettacolo per la vista e soprattutto un patrimonio inestimabile per gli insetti impollinatori da cui dipende la nostra alimentazione. Stiamo assistendo a un’importante evoluzione culturale che finalmente riconosce l’erba alta e i prati fioriti come elementi preziosi del paesaggio urbano. Preservarli significa salvaguardare l’umidità del suolo, abbassare le temperature, tutelare la biodiversità vegetale e la microfauna, oltre a valorizzare il paesaggio anche nei mesi estivi, quando, altrimenti, i prati sfalciati risulterebbero secchi e sofferenti.

Cartelli eslicativi

Ogni area coinvolta sarà dotata di cartelli esplicativi e verrà sfalciata lungo i bordi, in modo da mantenere un aspetto curato e garantire la sicurezza, anche per gli amici a quattro zampe, particolarmente sensibili ai forasacchi. Inoltre, realizzeremo una campagna informativa per sensibilizzare la cittadinanza sui vantaggi dello sfalcio differenziato, utilizzando video e collaborando con le reti territoriali.

Adottare questa modalità di gestione del verde contribuisce anche a migliorare la qualità dell’aria: le piante erbacee e gli arbusti, infatti, assorbono CO₂, mentre la riduzione della frequenza di taglio permette di limitare le emissioni prodotte da tagliaerba e decespugliatori” dichiara l’assessora alla transizione ecologica, ambiente e verde Oriana Ruzzini.

«In ambito urbano i prati costruiscono l’elemento di maggiore naturalità. Una gestione ordinaria, mirata all’ottenimento di tappeti erbosi bassi e uniformi, tende a banalizzarne la composizione floristica, mentre l’attuazione di pratiche manutentive attente alla biodiversità favorisce la sopravvivenza e l’incremento numerico di molte specie caratteristiche dei prati da fieno tradizionali, con foglie e fiori differenti, che mutano al variare delle stagioni e colorano i parchi cittadini, sostenendo in misura importante tutta la fauna minore. In quest’ottica il FAB collabora con l’Ufficio del Verde del Comune di Bergamo, grazie alla sua esperienza pluridecennale nel censimento della flora spontanea cittadina, contribuendo nella scelta delle aree da destinare al taglio differenziato in base alle specie presenti ed effettuando periodici monitoraggi di verifica» dichiara il presidente di Flora Alpina Bergamasca Luca Mangili.

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