Cronaca / Bergamo Città
Domenica 11 Settembre 2022
Servizio idrico verso lo stop agli aumenti: due anni senza rincari
La proposta. L’Ufficio d’ambito ha approvato la tariffa di Uniacque per il 2022-23: bloccati gli incrementi. Ora dovranno esprimersi sindaci, Provincia e authority.
In un momento in cui praticamente tutte le bollette aumentano, con gli ormai ben noti problemi che ne derivano, arriva almeno una notizia in controtendenza: per il servizio idrico integrato di Uniacque si va verso una conferma, per due anni, delle tariffe attuali. È questa infatti la proposta di aggiornamento per il gestore che ha avuto l’ok dell’Ufficio d’ambito per il 2022 e 2023. Proposta che deve ora passare l’esame della conferenza dei sindaci (in programma giovedì) e del Consiglio provinciale, per atterrare infine sui tavoli dell’Arera, l’Autorità di regolazione per Energia, reti e ambiente, cui spetta la validazione.
Un primo importante passo, però, è stato fatto con la «presa d’atto» da parte del Cda dell’Ato di tutta la documentazione del caso. «La proposta è il mantenimento della tariffa attuale, quella del 2021», conferma la presidente Maria Grazia Capitanio.
Il piano quadriennale
Il piano quadriennale relativo alle tariffe, approvato nel 2020, prevedeva per quest’anno la possibilità di un aumento del 3,4%, e per il prossimo un +4%. Ritocchi su cui ora, dopo due anni, è possibile attuare delle modifiche, visto che siamo nella fase dell’«aggiornamento infraperiodo». E l’indicazione è di non far scattare quei rincari: «Si tratta di un risultato secondo noi estremamente significativo, soprattutto in questo momento in cui molto altro aumenta in maniera vertiginosa – osserva la presidente dell’Ato –. Parliamo di un bene essenziale per tutti i cittadini. L’altro importante obiettivo raggiunto è che nel contempo si mantengono sostanzialmente inalterate le previsioni di investimento nei prossimi anni».
Il calcolo della tariffa, estremamente articolato, è basato su modelli proposti dall’Arera e sui dati forniti dal gestore Uniacque. Ma quel che ne risulta, in sintesi, è si dovrebbe continuare a pagare l’acqua come nel 2021. «Gli aggiornamenti di tariffa sono sempre retroattivi, quindi anche qualora il pronunciamento di Arera arrivasse più avanti, la validità sarà comunque dal 1° gennaio 2022 – chiarisce Capitanio –. C’è grande attenzione da parte di Uniacque ai temi dell’efficientamento e del contenimento dei costi, sia con gli interventi già attuati, sia con quelli che verranno messi in atto in futuro». Certo le sfide non mancano, a partire dai rincari energetici che inevitabilmente stanno colpendo anche il gestore del servizio idrico.
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